Nonostante la pausa natalizia, l’influenza sta tornando a farsi sentire. Secondo gli ultimi dati dell’Istituto Superiore di Sanità (ISS), la prima settimana del 2025 ha registrato un aumento dei casi di sindrome simil-influenzale, con un’incidenza che ha superato i 11 casi per mille assistiti.
A farne le spese sono soprattutto i giovani adulti e gli anziani, mentre la situazione tra i bambini, seppur ancora elevata, sembra stabilizzarsi. In particolare, sono i più piccoli, sotto i cinque anni, a pagare il prezzo più alto di questa nuova ondata influenzale.
“La circolazione dei virus influenzali è in aumento, ma non è l’unico responsabile di questo quadro”, spiega il bollettino dell’ISS, sottolineando il ruolo di altri virus respiratori nella diffusione delle malattie simil-influenzali.
Geograficamente, le regioni più colpite sono il Nord-Est, la Toscana, le Marche e alcune regioni del Sud come Campania, Puglia e Sicilia.
Gli esperti invitano la popolazione a mantenere alta l’attenzione, soprattutto nelle fasce d’età più a rischio, e a seguire le indicazioni delle autorità sanitarie per contenere la diffusione del virus. Tra queste, l’importanza di lavarsi spesso le mani, coprirsi la bocca quando si tossisce o starnutisce e, per i soggetti più fragili, di vaccinarsi contro l’influenza.
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