Giugliano. C’è incredulità e sgomento a Giugliano per la morte di Gino Creuso, 62 anni, allevatore colpito ieri da una testata sferrata da un grosso vitello di circa 600 chili. L’incidente è avvenuto poco dopo le 10 in una fattoria didattica Farm 9.1 situata in via Domitiana, nella frazione di Licola-Varcaturo.
Creuso si trovava nel recinto per prendersi cura degli animali, come faceva ogni giorno, quando è stato improvvisamente attaccato.
I soccorsi, allertati dai familiari preoccupati per la sua prolungata assenza, si sono rivelati inutili. Sul posto sono intervenuti un’automedica e un’ambulanza del 118 provenienti dalla vicina postazione “Varcaturo” dell‘Asl Napoli 2 Nord. Nonostante gli sforzi dei sanitari, che hanno tentato per oltre mezz’ora una rianimazione cardiopolmonare, l’allevatore è deceduto a causa delle profonde lesioni riportate al torace.
Creuso era molto conosciuto in zona per la sua dedizione alla campagna e agli animali. Da decenni gestiva un ampio appezzamento di terreno trasformato in un angolo di natura incontaminata, frequentato da visitatori attratti dall’atmosfera di pace e relax. Negli ultimi anni, la fattoria aveva anche aperto un’area picnic, ampliando le sue attività.
Secondo le ricostruzioni, l’uomo era uscito di casa di buon mattino per il consueto giro tra i recinti, durante il quale dispensava affetto agli animali che allevava con passione: caprette, mucche, cavalli e agnellini. Proprio uno di quegli animali, con cui aveva un rapporto quotidiano, è stato fatale. La scoperta del corpo senza vita è avvenuta quando i familiari, insospettiti dalla sua assenza, si sono recati in fattoria.
Gli agenti del commissariato di polizia di Giugliano stanno conducendo le indagini per chiarire la dinamica dell’incidente. Al momento, non emergono dubbi sulla causa del decesso, riconducibile alla violenza del colpo inflitto dal vitello. Resta da accertare cosa abbia scatenato la reazione improvvisa dell’animale, che Creuso accudiva da tempo.
Come previsto dal protocollo, il vitello sarà sottoposto a controlli da parte dell’Asl Veterinaria per stabilirne eventuali anomalie comportamentali. Non si esclude l’abbattimento dell’animale, qualora fosse ritenuto necessario.
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