Napoli. Sono due le inchieste sulla morte di Immacolata Fiorentino, la mamma con tre figli di 45 anni deceduta il 3 gennaio scorso presso la clinica Bianchi di Portici dopo essere stata sottoposta a un intervento di bendaggio gastrico presso il Nuovo Policlinico di Napoli.
La direzione generale dell’Azienda Ospedaliera Universitaria Federico II ha istituito una commissione d’inchiesta interna per fare piena luce sulla vicenda e acquisire ogni elemento utile. L’obiettivo è quello di “acquisire ogni utile informazione”, riferisce la direzione generale, che manifesta “la più completa vicinanza alla famiglia”.
La seconda è quella della Procura di Napoli dopo che Il fratello della donna, assistito dall’avvocato Hilarry Sedu, ha denunciato il caso al Commissariato di polizia del quartiere di Ponticelli a Napoli, ricostruendo il calvario da lei vissuto.
L’operazione, effettuata il 22 novembre scorso, non si era conclusa come previsto a causa di complicanze durante l’intervento. La Fiorentino aveva subito un’embolia polmonare seguita da arresto cardiocircolatorio, venendo ricoverata in rianimazione per 22 giorni. Dopo un apparente miglioramento, la donna era stata trasferita in terapia sub-intensiva e successivamente alla clinica Bianchi per la riabilitazione, dove è sopraggiunta la morte.
I familiari della vittima, sconvolti dalla tragedia, hanno presentato una denuncia alla polizia chiedendo che vengano accertate le cause del decesso. L’avvocato della famiglia ha sottolineato che la donna era in buone condizioni di salute prima dell’intervento e che la morte è avvenuta in circostanze ancora da chiarire.
Articolo pubblicato il giorno 8 Gennaio 2025 - 22:16