Dal 31 gennaio, il Teatro Sannazaro di Napoli ospita “2084 – L’anno in cui bruciammo chrome”, un’opera diretta da Marcello Cotugno. La rappresentazione propone una visione di un futuro inquietante, dominato dalla Cina, che esercita una profonda influenza sulle metropoli occidentali, inclusa Napoli.
Sguardo Distopico e Attualità
Debuttata nel 2022 al Campania Teatro Festival, la pièce fantascientifica intreccia finzione e attuali tensioni tra Cina e Occidente. In questa visione del futuro, la Cina controlla la vita dei cittadini tramite un sistema di crediti sociali. I contanti sono sostituiti da criptovalute come π (PiGreco), e le arti tradizionali lasciano spazio agli NFT, mentre il metaverso diventa l’ambiente per esperienze autentiche.
Cast e Produzione
Fra i protagonisti dello spettacolo figurano attori come Francesco Maria Cordella, Nadia Carlomagno e Paolo De Vita, insieme ad altri giovani interpreti. Il team creativo vede Assunta La Corte alle scenografie e Irma Ciaramella ai costumi. Marcello Cotugno cura anche la progettazione video e la colonna sonora. La produzione è firmata dal Teatro Sannazaro con la collaborazione di diverse istituzioni.
Innovazione e Riflessioni
Inedita in Italia, la rappresentazione è affiancata da una collezione di NFT acquistabili online. Il 1° febbraio il Teatro ospita anche la presentazione del volume “Nel modo più assoluto, no”, che raccoglie la trilogia di Cotugno sulla famiglia. “2084” dipinge una società caratterizzata da disumanizzazione e controllo statale, centrata sulla vita alienante della famiglia Donati. Attraverso dinamiche familiari e linguaggi moderni, lo spettacolo affronta temi come criptovalute, intelligenza artificiale e dipendenza digitale.
Articolo pubblicato il giorno 25 Gennaio 2025 - 16:37