Calano gli omicidi volontari a Napoli (28 nel 2024, -9%) e le rapine (-17%), ma aumentano le estorsioni (+6%). Sono questi i dati forniti oggi dalla Prefettura di Napoli nel corso di una conferenza stampa del prefetto Michele di Bari.
“Ma l’aumento delle estorsioni è significativo perché c’è un incentivo a segnalare e a denunciare, per arrivare al risultato” ha spiegato il prefetto di Napoli. Nel corso dell’anno in cui si sono svolti tre G7 in città e in provincia, raddoppiano anche le interdittive Antimafia (203) anche per strutture alberghiere.
“Nella White list, però, sono arrivate 742 nuove iscrizioni, per un totale di 1987 aziende” ha precisato il prefetto Michele di Bari. Per la lotta a usura e racket, sono aumentati anche i fondi elargiti alle vittime: 4 milioni euro circa per chi denuncia le estorsioni, circa 103mola euro per le vittime di usura, cifra che aumenta del 400%.
Il 2024 è stato anche l’anno dell’istituzione delle 5 prime zone rosse (Napoli, Pozzuoli, Castellammare di Stabia, Pompei e San Giorgio a Cremano). Lo scorso anno sono stati poi istituiti 6 drappelli di polizia in altrettanti ospedali della città e della provincia (Vecchio Pellegrini, Ospedale dal Mare, Santobono e San Paolo a Napoli, San Giuliano di Giugliano e San Leonardo a Castellammare di Stabia) Sono 57, inoltre, i progetti di sicurezza urbana attivati, mentre sul fronte della violenza di genere le misure di tutela sono state 871.
La prima emergenza da risolvere per il 2025 secondo il prefetto di Napoli è “far calare ulteriormente gli indici di delittuosità”, già calati del 4% rispetto al 2023, puntando sulla “prevenzione”.
Michele di Bari ha sottolineato l’importanza della recente stretta sulle armi, evidenziando i benefici che questa politica apporterà alla sicurezza pubblica. Durante un incontro con i giornalisti, di Bari ha dichiarato: “È fondamentale garantire la sicurezza dei cittadini attraverso misure più rigorose nel controllo delle armi”.
Questa iniziativa si inserisce in un contesto più ampio di attenzione alle problematiche legate alla violenza armata nel paese. Le nuove norme si propongono di limitare l’accesso alle armi e di intensificare i controlli per chi desidera acquistarle.
Michele di Bari ha inoltre ribadito la necessità di un approccio condiviso tra istituzioni e società civile per affrontare in modo efficace il tema della sicurezza. “Collaborare è la chiave per creare un ambiente più sicuro per tutti”, ha concluso.
L’attenzione politica e sociale su questo tema rimane alta, con speranze che le nuove misure possano realmente fare la differenza.
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