Torre Annunziata – Evita il carcere Carmine Falzarano, 44enne di Airola noto alle forze dell’ordine con il soprannome “Pescetella”.
Il giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Torre Annunziata, Dott.ssa Cozzitorto, ha infatti disposto per lui gli arresti domiciliari, accogliendo la linea difensiva degli avvocati Vittorio Fucci e G. Vittorio Fucci.
Diversa la sorte del coindagato Alessandro D’Ambrosio, 37 anni di Casalnuovo, per il quale è stata invece confermata la custodia cautelare in carcere.
L’indagine, che ha portato i due a processo, riguarda due furti avvenuti a Vico Equense per un bottino complessivo di circa 11 mila euro. I colpi, aggravati dalla violenza sulle cose e dalla commissione in concorso, sono stati ricostruiti dagli inquirenti grazie a un’ampia mole di prove: riprese delle telecamere di sorveglianza del negozio derubato, immagini dei dispositivi comunali che immortalano l’auto di Falzarano con targa ben visibile, nonché i tabulati telefonici che lo collocano sulla scena del crimine.
A incastrare gli indagati anche il riconoscimento facciale e gli indumenti, gli stessi che Falzarano indossava durante altri furti commessi a Vico Equense, per i quali era già stato arrestato in precedenza.
Il pubblico ministero aveva chiesto il carcere per entrambi gli imputati, sottolineando i numerosi precedenti specifici di Falzarano, tra cui rapine e furti, e contestandogli la recidiva reiterata. Tuttavia, la difesa è riuscita a ottenere una misura meno afflittiva per il 44enne di Airola, evitando il carcere grazie a una dettagliata memoria difensiva. D’Ambrosio, invece, resta dietro le sbarre.
Articolo pubblicato il giorno 29 Gennaio 2025 - 14:08