Il Concerto per la Pace, previsto per il 1° febbraio 2025 al Duomo di Napoli, si profila come un evento di grande importanza culturale e sociale. Organizzato dalla Regione Campania, in collaborazione con la Fondazione Campania Festival, la Curia di Napoli e Anteprima, l’evento si propone di diffondere un messaggio di fratellanza e speranza nell’ambito delle celebrazioni del Giubileo, utilizzando la musica come strumento di unione.
Gli Artisti Internazionali e il Messaggio di Pace
Sul prestigioso palco napoletano si esibiranno artisti provenienti da paesi coinvolti in conflitti, tra cui Ucraina, Russia, Palestina, Israele e Iran. Tra questi, le performance di Noa e Miriam Toukan rappresentano un simbolo di dialogo e collaborazione. Il violinista Graf Mourja, nato in Ucraina e residente in Russia, e la pianista Nina Solodovnikova collaboreranno con il tenore campano Giuseppe Talamo. Le giovani pianiste ucraine Diana e Danielle Dvalishvili si esibiranno per simboleggiare la resilienza delle nuove generazioni. Il gruppo Sistanagila aggiungerà una nota multiculturale, offrendo una sinergia unica tra artisti iraniani e israeliani.
Talenti Italiani sul Palco
Rinomati talenti italiani arricchiranno l’evento. Lina Sastri, Enzo Avitabile, Irene Grandi, Ermal Meta e Tosca, insieme al Maestro Carlo Guaitoli e alle orchestre Sanitansamble e Scarlatti Young, offriranno le loro interpretazioni. A conclusione della serata, sarà proiettato un video di Sting, noto per il suo impegno sui temi ambientali e umanitari.
Una Serata di Riflessione e Unione
Il concerto sarà condotto da Marisa Laurito e Neri Marcoré, con contributi giornalistici di Carmen Lasorella e Claudia Conte, e interventi storici di Maurizio De Giovanni. Sotto la regia teatrale di Massimo Venturiello, l’evento offrirà un’occasione di riflessione, esprimendo un forte rifiuto di violenza e guerra e promuovendo la costruzione di ponti tra le culture. L’iniziativa, curata da Francesco Cicchella con la Fondazione Campania Festival, diretta da Ruggero Cappuccio, intende dimostrare come arte e musica possano unire, superando ogni barriera. Le esibizioni al Duomo non saranno solo un concerto, ma un appello a un futuro più pacifico.
Articolo pubblicato il giorno 24 Gennaio 2025 - 17:07