Caserta.Ventuno anni dopo l’omicidio di don Peppe Diana, il prete simbolo della lotta alla camorra, una sentenza condanna per diffamazione chi osò macchiare il suo nome. Il Tribunale di Santa Maria Capua Vetere ha inflitto una pesante condanna alla Libra Editrice, proprietaria dei quotidiani Cronache di Caserta e Cronache di Napoli, per aver diffamato il sacerdote in un articolo del 2003.
Punti Chiave Articolo
Nell’articolo incriminato, don Diana veniva falsamente accusato di essere un camorrista e di custodire armi per conto del clan dei Casalesi. Un’accusa grave e infamante, che mirava a screditare la figura di un uomo che aveva dedicato la sua vita alla lotta contro la criminalità organizzata.
La famiglia Diana, distrutta dal dolore e dalla rabbia, aveva presentato denuncia subito dopo la pubblicazione dell’articolo, ma la giustizia è arrivata solo ora, a distanza di oltre due decenni e dopo la morte dei genitori del sacerdote.
Come sottolinea Roberto Saviano nel suo articolo sul Corriere della Sera, questa sentenza è un importante riconoscimento del valore e dell’integrità di don Peppe Diana. Tuttavia, la condanna arriva con un ritardo inaccettabile e non può cancellare il dolore causato alla famiglia e a tutta la comunità di Casal di Principe.
L’accusa di essere un camorrista non è stata un caso isolato. Negli anni, la figura di don Diana è stata ripetutamente oggetto di una campagna diffamatoria, volta a screditarlo e a indebolire la sua azione. Basti pensare all’articolo pubblicato nel 1999 sul Corriere di Caserta, nel quale si insinuava che il sacerdote avesse relazioni extraconiugali.
“A voi le pistole, a noi la parola”: questa era la frase che don Peppe Diana amava ripetere. Un monito chiaro e deciso, che sottolineava l’importanza della parola e dell’educazione nella lotta alla mafia. Con questa sentenza, si aggiunge un altro tassello al lungo percorso di riconoscimento della sua figura e del suo impegno.
Nonostante il tempo passato, la memoria di don Peppe Diana continua a vivere e a ispirare le nuove generazioni. La sua lotta contro la camorra è un esempio per tutti coloro che credono in un futuro migliore e in una società più giusta.
Blitz contro la camorra: 20 arresti tra Frattamaggiore e Crispano NAPOLI – Pizzo a tappeto… Leggi tutto
Napoli - Stesa di camorra la notte scorsa nella zona di Materdei. I pistoleri della… Leggi tutto
Le prime luci dell'alba hanno segnato l'avvio di un blitz anticamorra della Polizia di Stato… Leggi tutto
Ecco l'oroscopo di oggi 11 febbraio 2025 con le previsioni segno per segno per amore,… Leggi tutto
Altre due scosse di terremoto nella notte anche se di lieve entià hanno tenuto sveglia… Leggi tutto
Un ritorno in corsia per dare una risposta all’emergenza sanitaria. A Napoli, tredici medici in… Leggi tutto
Leggi i commenti
E' davvero triste che ci sia voluto cosi tanto tempo per dare giustizia a don Peppe Diana. La sua vita era dedicata alla lotta contro la camorra, ma le accuse infamanti lo hanno colpito molto. Spero che questa sentenza possa portare un po di conforto alla sua famiglia.