Napoliย โ “Questa sentenza dimostra che per anni i negazionisti hanno fatto il gioco della camorra e dei disonesti”.
Punti Chiave Articolo
Con parole dure e dirette, don Maurizio Patriciello, parroco di Caivano e simbolo della lotta contro l’inquinamento nella Terra dei Fuochi, commenta il verdetto della Corte Europea dei Diritti Umani.
La sentenza ha condannato l’Italia per non aver protetto i cittadini dall’emergenza ambientale, confermando ufficialmente una veritร a lungo ignorata.
“Il pronunciamento della Corte ha un valore enorme. Dimostra che tutto ciรฒ che abbiamo denunciato per anni era vero. Significa che i volontari che si sono battuti per questa causa sono persone straordinarie”, afferma il sacerdote.
Don Patriciello sottolinea come la sentenza metta in evidenza la lentezza dello Stato nel valutare l’impatto dell’inquinamento e il conseguente ritardo nell’adozione di misure di protezione per la popolazione.
“Quando diciamo ‘Stato’ ci riferiamo a un’entitร complessa. Lo Stato รจ rappresentato dalla politica in tutte le sue declinazioni: regionale, provinciale, nazionale. I governi si sono avvicendati, ma la negazione del problema รจ stata una costante. Bisognerebbe individuare, di volta in volta, chi ha scelto di chiudere gli occhi di fronte alla realtร ”.
Il parroco di Caivano: “Da oggi i negazionisti dovranno fare i conti con questa decisione”
Un’accusa netta, quella del parroco anticamorra, che si interroga su chi abbia ignorato l’emergenza per anni, favorendo chi aveva interesse a occultare la gravitร della situazione. “I volontari, che svolgono un servizio prezioso per lo Stato, andrebbero ascoltati e supportati, non ignorati. Abbiamo iniziato questa battaglia perchรฉ qui non si poteva piรน vivere. L’aria era irrespirabile, persino durante la messa. Ho celebrato troppi funerali a causa di questa tragedia”.
Oggi, la sentenza della Corte Europea segna un punto di svolta. “Se fino a ieri le loro parole valevano quanto le nostre โ conclude don Patriciello โ da oggi i negazionisti dovranno fare i conti con questa decisione”.
Articolo pubblicato il giorno 30 Gennaio 2025 - 14:20