Venezia – Per il progetto della diga del Vanoi “si stanno analizzando con la massima attenzione tutti gli aspetti tecnici e di sicurezza, compresa la parte geologica e geotecnica, con le tecnologie più moderne oggi disponibili”. Il ministero delle Infrastrutture ha poi comunicato che “ad oggi non è stato presentato alcun progetto per l’esame e l’eventuale approvazione; pertanto, nessun procedimento è stato attivato al fine di formulare e corredare le necessarie considerazioni tecniche. Il livello progettuale dovrà, comunque, includere la comparazione di soluzioni alternative, compresa l’opzione zero ossia l’assenza della diga, mediante elaborati specialistici volti a verificare il rispetto delle norme tecniche in materia”.
Lo ha spiegato, ieri in commissione alla Camera, Vannia Gava, viceministra dell’Ambiente, chiarendo che nell’ambito della “attività di programmazione e progettazione, verranno affrontati gli aspetti relativi alla stabilità geomorfologica, di competenza del ministero dell’Ambiente e della Sicurezza energetica, con il coinvolgimento dell’Autorità di bacino distrettuale”.
Ad oggi, “tuttavia, presso il ministero non risultano richieste di finanziamento da parte della Regione Veneto o della Provincia autonoma di Trento, riconducibili all’intervento. Inoltre, non è pervenuta alcuna istanza di valutazione ambientale relativa al progetto”, ha specificato la viceministra nella risposta scritta, visionata dalla ‘Dire’, alla deputata del Pd Rachele Scarpa. Sarà comunque cura della Commissione tecnica di riferimento, “in relazione alla natura della progettualità proposta, tener conto di tutte le osservazioni che dovessero pervenire durante la fase di consultazione del pubblico”, ha aggiunto e rassicurato Gava.
Inoltre, durante la procedura di stesura del progetto definitivo, da assoggettare a Valutazione di impatto ambientale è prevista la fase di dibattito il confronto, obbligatorio per legge, si basa su dati scientifici, studi ingegneristici e valutazioni socioeconomiche con il più ampio coinvolgimento di Enti ed associazioni, e sotto il coordinamento di un delegato del ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti”.
Scarpa, replicando e pur ringraziando la viceministra per la risposta, si è dichiarata insoddisfatta. C’è contro la diga del Vanoi una “netta contrarietà” da parte dei cittadini e della Provincia di Belluno ma, “nonostante ciò, le attività di programmazione e progettazione proseguono con costi elevati, senza che vi sia stata una chiara presa di posizione da parte del Governo circa la realizzazione dell’opera”.
Che dovrebbe servire per affrontare la scarsità idrica ma “non risulta tra quelle previste dal commissario straordinario per la siccità”. E mentre il il Consorzio di bonifica del Brenta ha già avviato la fase progettuale, “il Governo non ha ancora assunto una posizione definitiva”. Tutto questo, ha concluso la dem, senza dimenticare che “è stato rilevato un significativo rischio idrogeologico”.
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