Una grotta soggetta a vincoli paesaggistici e naturalistici sull’isola di Ventotene è stata trasformata in una dependance a uso abitativo, suscitando indignazione e provvedimenti giudiziari.
Protagonisti della vicenda sono il generale Giovanni Macioce, commissario straordinario per la messa in sicurezza del carcere di Santo Stefano, e due imprenditori locali, Luigi ed Ercolano Sportiello. Il Comune di Ventotene, nei giorni scorsi, ha emesso e dato esecuzione a un’ordinanza di blocco dei lavori, in risposta a una procedura che avrebbe altrimenti portato alla nomina di un commissario ad acta da parte della Regione Lazio.
L’intervento mira a fermare un progetto completamente abusivo che prevede la costruzione di strutture in cemento armato all’interno di una grotta di altissimo valore storico e ambientale. Durissima la presa di posizione del sindaco di Ventotene, Carmine Caputo: “Il rispetto della legge e soprattutto la tutela del patrimonio naturalistico di Ventotene devono essere la priorità. È inaccettabile che una grotta dall’alto valore storico e naturalistico sia stata trasformata in un’abitazione”.
Le indagini, che hanno portato alla luce le presunte violazioni, hanno coinvolto direttamente l’ex generale della Guardia di Finanza e i due imprenditori pontini. La vicenda è già approdata in tribunale: il processo a carico dei tre imputati inizierà presso il tribunale di Cassino il prossimo marzo.
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