Latina – Tre anni di reclusione e una multa di 16mila euro: questa la sentenza pronunciata dal giudice monocratico Enrica Villani del Tribunale di Latina nei confronti di Angelo Bardellino, 53 anni, nipote di Antonio Bardellino, fondatore del clan dei Casalesi.
L’uomo è stato ritenuto colpevole di violazione delle prescrizioni imposte dal codice antimafia.Secondo l’accusa, Bardellino, figlio di Ernesto (ex sindaco di San Cipriano d’Aversa), avrebbe acquistato nel 2015 una Toyota Aygo per un valore di 12.300 euro, violando le disposizioni della sorveglianza speciale alla quale era sottoposto.
La misura, prevista per individui ritenuti “socialmente pericolosi”, obbliga infatti a comunicare preventivamente ogni acquisto superiore a 10mila euro al nucleo di Polizia Economico-Finanziaria della Guardia di Finanza. In questo caso, tale comunicazione non è mai avvenuta.
La Procura aveva chiesto una condanna a due anni di reclusione, ma il Tribunale ha deciso per una pena più severa. Angelo Bardellino, imprenditore attivo in diversi settori, tra cui quello dello spettacolo, risiede a Formia, dove vivono anche il padre Ernesto e altri membri della famiglia.
Il nome di Bardellino non è nuovo alle cronache giudiziarie. In passato, è stato condannato per concorso in estorsione in una vicenda legata alla gestione delle cooperative che operavano per il Comune di Formia nei primi anni 2000. La sua figura viene oggi considerata tra le più rilevanti nella successione del potere familiare, che dagli anni ’90 si è progressivamente spostato dal Casertano verso il Lazio.
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