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Capodanno a Napoli, sui social spari e bambini con le pistole: «Una notte di follia criminale»

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NAPOLI – Scene di ordinaria incoscienza e criminalità hanno segnato la notte di Capodanno a Napoli. Video circolati sui social e inviati ai rappresentanti istituzionali mostrano spari in strada ad altezza d’uomo, bambini e donne che impugnano armi, padri che consegnano pistole ai figli piccoli. Un vero e proprio campionario di irresponsabilità che ha scosso l’opinione pubblica.

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Il deputato di Alleanza Verdi Sinistra, Francesco Emilio Borrelli, ha denunciato pubblicamente la gravità di quanto accaduto. “Questi atti nulla hanno a che vedere con i festeggiamenti. Sono espressioni di una mentalità criminale preoccupante”, ha dichiarato il parlamentare.

Le conseguenze non si sono fatte attendere. Tra i 36 feriti della notte di San Silvestro, due persone sono state colpite da proiettili vaganti. Una giovane è stata ferita di striscio a un braccio, mentre un turista è stato raggiunto da un colpo al polmone ed è ricoverato in codice rosso all’ospedale Cardarelli.

I video che ho ricevuto – racconta Borrelli – documentano criminali che sparano da balconi o per strada per celebrare l’arrivo del nuovo anno. Tra loro ci sono bambini e adolescenti, alcuni addirittura con pistole in mano“.

Il deputato parla di una realtà allarmante: “In uno dei filmati, un padre spara con il figlio piccolo in braccio e gli passa l’arma. Non importa se i proiettili sono veri o a salve: il messaggio che viene trasmesso è devastante. Il rischio di colpire un innocente non sembra minimamente scalfire queste persone”.

Un fenomeno in crescita
Secondo Borrelli, il fenomeno degli spari durante il Capodanno non è affatto in declino. “Anzi, i video ricevuti superano i duecento, e in metà di questi ci sono bambini o giovanissimi coinvolti”, spiega. “È un numero spropositato, considerando che si tratta solo di quelli pubblicati sui social. Chissà quanti altri non sono stati ripresi”.

Le immagini mostrano spari a ridosso delle abitazioni, con armi puntate verso i palazzi vicini. “Una barbarie inaccettabile”, aggiunge il deputato, annunciando di aver trasmesso il materiale alle forze dell’ordine. L’obiettivo è identificare e sanzionare i responsabili, coinvolgendo anche i servizi sociali per i genitori che hanno esposto i figli a questi pericoli.

“Non è tollerabile – conclude Borrelli – che un bambino di due anni venga messo in condizione di sparare. Serve un intervento deciso per contrastare l’uso delle armi e proteggere i minori da famiglie inadeguate”.

Un Capodanno della vergogna
Mentre la città cerca di lasciarsi alle spalle l’ennesima notte di violenza, resta la riflessione su quanto lavoro ci sia da fare per arginare fenomeni di questo tipo. “Non possiamo assistere inermi a questa deriva criminale. Napoli non deve diventare la città dove i bambini imparano a sparare prima ancora di andare a scuola”, conclude il parlamentare.

RIPRODUZIONE RISERVATA
Articolo pubblicato il giorno 1 Gennaio 2025 - 22:36



1 commento

  1. E’ preoccupante vedere che ci sono bambini e donne che sparano. Non è normale, ma le persone non capiscono l’importanza della sicurezza. Bisogna agire in fretta prima che la situazione peggiori ulteriormente e si rischia di avere più feriti.

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