Emergono altri due indagati nell’indagine condotta dalla Procura di Udine sulle scommesse sospette relative alla partita Lazio-Udinese dell’11 marzo scorso.
Oltre al portiere dell’Udinese Maduka Okoye e a Diego Giordano, proprietario di una pizzeria spesso frequentata dai calciatori, figurano tra gli indagati un cittadino titolare di un centro scommesse Snai a Udine e un imprenditore edile.
Secondo quanto riportato da Il Gazzettino, l’indagine è stata avviata a seguito di una segnalazione di Sisal su un’anomala concentrazione di puntate legate all’ammonizione di Okoye durante la partita.
L’ammonizione, avvenuta al 19° minuto del secondo tempo per perdita di tempo, potrebbe sembrare un episodio comune per un portiere di una squadra in vantaggio, specialmente se sfavorita come l’Udinese contro la Lazio all’Olimpico, gara poi terminata 2-1 per i friulani. Tuttavia, l’algoritmo di Sisal ha rilevato un numero anomalo di scommesse sull’evento, facendo scattare l’allarme.
Come riportato da Il Messaggero Veneto, le indagini hanno approfondito i legami tra Okoye e l’imprenditore Giordano, portando a perquisizioni e all’analisi dei telefoni cellulari alla ricerca di eventuali prove di accordi illeciti o di una rete organizzata. L’accusa principale per gli indagati è di truffa. Dal punto di vista sportivo, Okoye rischia una squalifica fino a quattro anni.
Articolo pubblicato il giorno 18 Gennaio 2025 - 19:31