Battipaglia. Una notte di razzia e vandalismo ha messo in ginocchio l’impianto di depurazione comunale situato in località Tavernola. Una banda di ladri, specializzata nel furto di rame, ha sottratto ben 2 quintali e mezzo del prezioso metallo, equivalente a circa 1,4 chilometri di cavi.
Il colpo, avvenuto tra mercoledì e giovedì, non si è limitato alla sottrazione del materiale: i malviventi hanno distrutto locali, sistemi di allarme, telecamere di videosorveglianza e i quadri di controllo delle pompe di depurazione, assicurandosi così di non lasciare tracce utili agli investigatori.
La scoperta del furto è stata fatta ieri mattina dai tecnici dell’Asis, l’azienda speciale che gestisce il servizio idrico e la depurazione nell’impianto comunale. I danni sono ingenti e non si limitano al valore della refurtiva, stimata intorno ai 50mila euro, ma comprendono anche i costi per la riparazione delle infrastrutture e il ripristino del funzionamento dell’impianto.
L’attività criminale ha paralizzato il servizio di depurazione, causando potenziali rischi per l’ambiente e la salute pubblica. Le autorità sono al lavoro per cercare di identificare i responsabili, mentre il Comune di Battipaglia e l’Asis si stanno coordinando per valutare le azioni necessarie per riattivare l’impianto il prima possibile.
Il furto di rame, purtroppo, non è un fenomeno isolato, ma una piaga che colpisce frequentemente infrastrutture pubbliche e private, alimentata dal mercato nero del metallo. Questo episodio sottolinea ancora una volta l’urgenza di adottare misure di sicurezza più efficaci per proteggere i beni comuni e contrastare questa forma di criminalità.
Articolo pubblicato il giorno 11 Gennaio 2025 - 12:54