Napoli. Non ci sono stati danni ne devastazione al pronto soccorso dell’ospedale del Mare ieri sera dopo l’arrivo del corpo senza vita di Enrico Capozzi ucciso in un agguato di camorra a Ponticelli, tantomeno ci sono state aggressioni a medici e paramedici.
A darne nota la Asl Napoli 1 Centro. “Grazie alla professionalità e alla presenza delle donne e degli uomini delle forze dell’ordine la situazione – precisa il direttore generale dell’azienda sanitaria Ciro Verdoliva – è sempre stata sotto controllo.
Così come è bene denunciare e stigmatizzare ogni atto di violenza è necessario anche riconoscere il valore del lavoro svolto per contrastare le aggressioni. I fatti devono essere rappresentati per quelli che sono, soprattutto in un contesto che vede forti tensioni sociali e difficoltà”. Il copione, si legge nella nota, “sarebbe potuto essere quello di sempre”.
Sia nell’area della ‘camera calda’ che nell’area di attesa del pronto soccorso si sono presentate, a distanza di pochi minuti dall’accesso del paziente, alcune decine di persone – parenti e conoscenti del paziente – che hanno iniziato ad esternare la loro rabbia ed il loro dolore con urla, svenimenti, tentando finanche di accedere all’interno dell’area attiva di emergenza.
La polizia è riuscita a tenere a bada i parenti della vittima
Ma proprio grazie al lavoro delle forze dell’ordine non vi è stata nessuna aggressione, né verbale né fisica, agli operatori sanitari e non si rilevano danni a beni mobili o immobili. Da qui la “forte e sentita” gratitudine espressa dalla direzione generale al questore di Napoli “per il servizio, per il sacrificio e per la professionalità con cui è stata gestita la situazione”.
“Un lavoro difficile – conclude Verdoliva – svolto con un senso del dovere che merita la riconoscenza di tute le donne e di tutti gli uomini che nell’Azienda, che ho l’onore e l’onere di dirigere, tutti i giorni sono impegnati nell’essere una Squadra al lavoro per garantire salute”.
Articolo pubblicato il giorno 10 Gennaio 2025 - 10:44