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Trapianti in Campania, De Luca: “Sono 640 i pazienti in attesa”

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In occasione del trentennale del Centro Regionale Trapianti Campania, che ha la sua sede presso l’Azienda Ospedaliera dei Colli, il governatore Vincenzo De Luca ha illustrato un quadro significativo dello stato delle donazioni e dei trapianti nella regione. L’evento, tenutosi nella sala conferenze affollata dell’Ospedale Monaldi, è stato un momento di riflessione sui progressi compiuti, le sfide ancora da affrontare e il futuro della sanità campana.

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Secondo i dati forniti, sono 640 i pazienti in attesa di un organo per il trapianto in Campania. Sul tema della donazione, il governatore ha evidenziato che, a oggi, 1.753.019 cittadini hanno espresso la propria volontà, e tra questi ben 1.046.779 hanno scelto di dire sì alla donazione degli organi. La provincia di Salerno si distingue come la più virtuosa, con un tasso di adesione del 60,7%, un dato che rappresenta un modello per le altre province.

De Luca ha sottolineato l’importanza del ruolo degli Sportelli Amico Trapianti, attivi presso le Asl campane, che registrano un tasso di consenso alla donazione del 97,3%, superiore all’87,2% della media nazionale. Tuttavia, ha riconosciuto che permane una resistenza culturale alla donazione di organi e tessuti. “Serve un’azione più incisiva di sensibilizzazione e counseling per vincere le diffidenze e rispondere alla sofferenza umana con maggiore slancio”, ha dichiarato.

Durante il convegno, De Luca ha rivolto un sentito ringraziamento ai primari in pensione che hanno contribuito con passione al progresso del settore trapianti in Campania, definendoli i custodi delle eccellenze sanitarie regionali. Ha poi esortato i giovani medici a mantenere vivo l’entusiasmo e a incarnare lo spirito della loro generazione: “Portate qualcosa di più, fatevi promotori di una sanità vicina alle persone, come il medico di famiglia che entra nelle case e non si limita a prescrivere ricette”, ha aggiunto.

Non sono mancate osservazioni sul contesto sociale e politico. Il governatore ha sottolineato come le comunità tradizionali – politiche, sindacali e religiose – si siano affievolite nel tempo, lasciando spazio a nuove forme di impegno civile: “Voi medici rappresentate una comunità professionale che deve restare viva nel tessuto sociale, lontano da una politica che oggi somiglia sempre più a un circo equestre”.

Infine, De Luca ha ricordato il peso dei debiti ereditati dal passato che gravano sulla sanità campana, con un costo di 470 milioni di euro l’anno trasferiti allo Stato centrale. Nonostante ciò, ha ribadito l’importanza di continuare a investire nella crescita del sistema sanitario regionale e a sostenere chi, con dedizione e competenza, ne rappresenta il cuore pulsante.


Articolo pubblicato il giorno 18 Dicembre 2024 - 17:28


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