Santa Maria Capua Vetere. Un’inchiesta dei carabinieri del NAS ha portato alla sbarra una nota allevatrice di San Tammaro, Maria Ristaldo. La donna è accusata di aver frodato un caseificio locale spacciando latte vaccino per latte di bufala.
Secondo l’accusa, la Ristaldo avrebbe sistematicamente adulterato il latte venduto al caseificio sammaritano, violando così le norme sulla tutela del consumatore e causando un ingente danno economico all’azienda. Le indagini, coordinate dalla Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere e condotte dai militari del NAS, hanno permesso di ricostruire un quadro preciso della vicenda, grazie anche all’acquisizione di numerose fatture che attestano le forniture di latte adulterato.
Il processo, attualmente in corso davanti al Giudice Valenziano, ha visto già l’audizione dei carabinieri del NAS, i quali hanno illustrato al Tribunale le modalità con cui è stata scoperta la frode e le prove raccolte a carico dell’imputata.
La Ristaldo, difesa dall’avvocato Vincenzo D’Angelo, dovrà ora rispondere alle accuse di frode alimentare. Nel frattempo, il caseificio truffato, assistito dagli avvocati Gaetano e Raffaele Crisileo, si è costituito parte civile per chiedere il risarcimento dei danni subiti.
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