Cronaca

Castellammare, “Rosso di Stabia”: le nuove eccellenze stabiesi premiate al Teatro Supercinema

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L’ottava edizione della manifestazione “Rosso di Stabia”, targata 2024, si è svolta venerdì presso il Teatro Supercinema. La manifestazione – ideata da Stefano Fontanella e Pierluigi Fiorenza – destinata a celebrare con il Premio Radici le eccellenze del territorio cittadino, nonché con il Premio Vespucci chi si è distinto nella diffusione dell’arte partenopea, ha registrato il consueto grande consenso del pubblico.

Gli stabiesi hanno infatti confermato il proprio vivo interesse per questo evento che esalta Castellammare donandole una prestigiosa visibilità.

Il Professor Fiorenza, nella tradizionale quanto esperta veste di presentatore, ha infatti subito posto in evidenza il sentimento e l’orgoglio dell’intera comunità: “I premiati di questa sera rappresentano solo la punta di diamante, ma il vero e proprio tesoro è costituito da una cittadinanza consapevole che si batte per riaffermare la propria dignità, rimboccandosi le maniche e senza lamentarsi”.

Agli illustri premiati sono state assegnate le opere realizzate dal Maestro Catello De Simone di Ottica Marilene, consistenti in riproduzioni degli affreschi di Diana Cacciatrice, Flora, Leda e Medea.

Vari i temi affrontati nel corso della serata, grazie alle diverse e vaste competenze di chi ha ottenuto il riconoscimento.

La premiazione ha preso il via con la Dottoressa Maria Concetta Criscuolo, Magistrato presso l’ufficio delle indagini preliminari del Tribunale di Torre Annunziata, da sempre fortemente impegnata in attività a sostegno della cultura, della legalità e dei valori costituzionali presso le scuole – di recente presso il neo costituito gruppo Libera di Castellammare.

Nel ricevere il premio, consegnato dal Sindaco Dott. Vincenzo Vicinanza, quest’ultima ha sottolineato l’importanza di ricostruire un buon tessuto sociale, a partire dalla formazione dei giovani. Ad essi – ha affermato – va soprattutto insegnata la bellezza, capace di demotivare indifferenza e rassegnazione, troppe volte alla base di comportamenti inidonei e storture, che alterano il buon nome della città.

Il palco ha successivamente ospitato un’altra figura di spicco del territorio, la Professoressa Emma Giammattei, docente emerito presso l‘Università Suor Orsola Benincasa, fine studiosa del filosofo Benedetto Croce ed autrice del libro “Il redivivo”, edito da Hoepli. Un’inchiesta filologica ispirata da un inedito, un quadernetto che il Croce tenne a vita sulla sua scrivania e dal quale la Giammattei è risalita alla biografia e all’opera del filosofo.

La Professoressa, nonché Commendatore dell’Ordine al merito della Repubblica Italiana per le numerose qualità culturali e scientifiche, ha ritirato il premio consegnatole dall’Assessore al Turismo Nunzia Acanfora, esprimendo un preciso desiderio, che “la bellezza di Castellammare non diventi l’alibi per eludere la costruzione laboriosa di una città più buona”.

Nel novero dei premiati anche Carmine Spera, paroliere di canzoni per bambini, molto note al pubblico dello Zecchino d’oro. “L’Asinello Nunù” viene infatti intonata dal Coro dell’Antoniano insieme a “44 gatti “ ed a “Il valzer del moscerino”.

La sua esperienza di compositore è nata per hobby, ha spiegato con un filo di emozione per il riconoscimento attribuitogli:”Scrivo per bambini perché nella mia vita ho deciso di fare questo quando è nato mio figlio. Il mio è un linguaggio, è un modo di rivolgersi anche ai grandi. Forse dire che scrivo per i bambini è un alibi perché il messaggio è valido per tutti. I bambini trasmettono ai grandi quello che cantano con il loro linguaggio.”

Carmine Spera ha ricevuto il premio dalla cantante ed attrice Fiorenza Calogero, che all’età di 15 anni ha partecipato a Castrocaro con il primo brano scritto nella sua carriera di paroliere.

Lustro alla città anche in campo scientifico con il premio al neurochirurgo, dott. Cristian Gragnaniello, da San Antonio inTexas, le cui competenze spaziano dalla chirurgia sulla colonna vertebrale, all’oncologia neurochirurgica, all’ipofisi ed al cranio. Il suo nome, legato alla neurochirurgia mondiale, è noto per le battaglie tese ad ottenere migliori condizioni di accesso alle cure per i pazienti.

Tra le sue numerose attività vi è anche l’insegnamento nell’ambito di corsi tenuti in tutto il mondo, specie nei paesi meno avanzati. Il premio al Dott. Gragnaniello è stato consegnato da chi, come lui, anche se in altra modalità e con strumenti diversi, è chiamata a tutelare la salute delle persone: l’architetto Eliana Bianco della Struttura Tecnica Nazionale a supporto della Protezione Civile, che ha partecipato a missioni post sismiche ad Amatrice e ad Ischia.
Non poteva mancare Pachy Scognamiglio, vocal coach stabiese, che ha ribaltato un avverso destino trasformandolo in opportunità.

La sua storia l’ha raccontata nel libro “il secondo giro di giostra” edito da Feltrinelli, in cui spiega che la sopraggiunta fibromialgia, patologia incompatibile con le sue aspirazioni, gli ha impedito di diventare cantante .

Grazie,però, ad una ricerca condotta in ambito vocale, Pachy ha studiato le connessioni tra voce e corpo. Con la collaborazione di medici e logopedisti ne ha tratto un metodo – oggi regolarmente protocollato – che è tra i più utilizzati nel panorama musicale italiano.

La sua presenza sul palco è stata accompagnata dall’affettuoso saluto video di personaggi come Elodie, Emma, Giuliano Sangiorgi, a testimonianza dei propri miglioramenti con il suo innovativo metodo. La consegna del premio è stata affidata all’attrice, nonché amica di una vita, Federica Citarella che ha evidenziato la sua sensibilità e generosità : “sei un artista spogliato dell’ego e della vanità. La generosità di occuparsi del successo e del percorso artistico di un’altra persona è qualcosa di pochissimi al mondo. Ogni artista dovrebbe avere un Pachy nella vita”.

Presente anche lo sport con il premio assegnato al portiere della Juve Stabia Demba Thiam, che ha raggiunto la platea mediante un messaggio video. Gli ovvi impegni calcistici ne hanno reso impossibile la presenza, circostanza per la quale ha espresso dispiacere. A ritirare il premio per suo conto, il responsabile della comunicazione della società Mario Di Capua, che lo ha ricevuto da Anna Pane, ex campionessa italiana di atletica leggera, nonché appuntato scelto del corpo forestale dei Carabinieri.

Nell’ottica di un auspicato gemellaggio che proietti Castellammare anche in territori lontani – idea elaborata dal Patron Fontanella – ospite della serata il Dottor Francesco Cossu, Console onorario dello Zambia per l’Italia Meridionale. Il dott. Cossu ha indicato nello sport lo strumento idoneo a realizzare un così ambizioso progetto, intravedendo in questo un ottimo punto di partenza per promuovere la diplomazia ed il territorio dell’Africa in tutto il mondo. Il Console dello Zambia ha dunque ricevuto l’opera del Maestro De Simone dalle mani di un illustre ambasciatore dello sport, il Campione del mondo di canottaggio Francesco Esposito.

A testimoniare il prestigio di Castellammare un’altra punta di diamante che da 93 anni porta il nome della città ed il tricolore in tutto il mondo. La Nave scuola Amerigo Vespucci, varata nel 1931 e vero e proprio gioiello galleggiante, ha preso parte alla manifestazione mediante un collegamento video del Comandante. Il Capitano di vascello Giuseppe Lai, dal Golfo Persico, ha rivolto un saluto agli organizzatori del premio istituito a nome della celebre nave ed ai presenti in sala. Il Premio Vespucci quest’anno è stato assegnato al cantante, paroliere e discografico Joe Barbieri. L’artista ha ricevuto il Premio da un altro illustre stabiese, Il Giudice italiano presso la Corte Europea dei Diritti dell’Uomo, Dott. Raffaele Sabato.

Al termine delle premiazioni Joe Barbieri ha inoltre allietato la platea con il suo concerto dal nome “Vulio”. L’artista, socio delle Officine Pasolini e Direttore artistico di Tosca Donati, con la sua esibizione ha eseguito vari generi musicali, dal Jazz alla Bossa Nova, includendo i classici napoletani.

“Da musicista ho sempre desiderato cantare le canzoni della mia terra ma non ho mai osato, ma questo “vulio” ha sempre bussato alle porte del mio cuore negli anni e più volte mi ha chiesto di essere soddisfatto, per cui, compiuti 50 anni, in qualche modo ho realizzato che è meglio farlo in maniera imperfetta piuttosto che non farlo mai.”
Castellammare, fucina di eccellenze in ogni campo, sarà ben lieta di premiare ancora nel prossimo 2025, in occasione dell’annunciata edizione estiva.

RIPRODUZIONE RISERVATA
Articolo pubblicato il giorno 29 Dicembre 2024 - 11:15

Annamaria Cafaro

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  • L'evento di quest'anno è stato molto interessante, ho visto che ci sono stati molti premiati. La serata sembrava ben organizzata e le persone erano contente. Spero che anche l'anno prossimo sia altrettanto bello.

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Annamaria Cafaro

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