Napoli. Il Tribunale del Riesame ha rigettato la richiesta di interdizione per un anno dalla professione forense a carico dell’avvocato M.D.S.
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La decisione arriva dopo che la Quinta Sezione Penale della Corte di Cassazione aveva annullato un precedente provvedimento dello stesso Tribunale del Riesame, che disponeva la sospensione dall’esercizio della professione per l’avvocato airolano. Secondo l’accusa, M.D.S. sarebbe stata coinvolta nell’organizzazione di un’associazione a delinquere e in falsificazione di atti giudiziari.
La Cassazione aveva esaminato esclusivamente la posizione dell’avvocato, disponendo che il Riesame venisse rinnovato davanti a un’altra sezione. Nel nuovo procedimento, il Tribunale del Riesame ha accolto la tesi difensiva di Fucci, rigettando la misura cautelare richiesta.
Il ruolo delle intercettazioni
Un elemento chiave del caso riguarda l’utilizzabilità delle intercettazioni che, secondo l’accusa, costituirebbero il principale corpo probatorio a carico degli indagati. Le Sezioni Unite della Suprema Corte si erano già pronunciate sulla questione, dichiarando l’inutilizzabilità delle intercettazioni nel procedimento.
Le accuse
L’inchiesta, che ha portato a coinvolgere undici persone, tra cui diversi professionisti, verte sull’accusa di aver presentato una serie di ricorsi falsi, ingannando l’Autorità Giudiziaria. Nonostante le contestazioni, il rigetto dell’interdizione rappresenta un’importante vittoria per la difesa dell’avvocato M.D.S. La vicenda giudiziaria resta complessa e sarà probabilmente oggetto di ulteriori sviluppi.
Articolo pubblicato il giorno 28 Dicembre 2024 - 18:10