Richard Gere, durante la sua apparizione a Che tempo che fa, ha condiviso un affetto speciale per l’Italia, dichiarando: “Adoro l’Italia, se potessi sarei italiano”. L’attore ha rievocato il suo “sogno” d’infanzia, raccontando come da giovane, nella sua piccola città nello stato di New York, gli italiani fossero considerati i ragazzi più “fighi”.
Gere ha aggiunto: “Sono cresciuto in una piccola città in upstate New York, gli unici ragazzini fighi erano gli italiani, elegantissimi, scarpe meravigliose, avevano questo modo di muoversi… Volevamo tutti essere italiani”. La sua ammirazione per la cultura italiana è emersa con vivacità, sottolineando come abbia influenzato il suo immaginario giovanile.
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E' interessante come Richard Gere parla dell'italiani e la sua infanzia. Tuttavia, penso che la visione che aveva da giovane possa essere un po' idealizzata. Ogni cultura ha le sue bellezze e difetti.