Aggressione a un medico e un infermiere. Nel pronto soccorso dell’ospedale Sant’Anna e San Sebastiano di Caserta, un episodio di violenza ha portato alla condanna di due fratelli, Emanuele e Gennaro Coppola, originari di Caserta. I due sono stati giudicati colpevoli di aver aggredito fisicamente un infermiere e il medico Domenico Natale, che riveste anche il ruolo di consigliere comunale del capoluogo.
Il processo, svoltosi con rito abbreviato, si è concluso con la condanna a tre anni e otto mesi per Emanuele Coppola e a quattro anni e quattro mesi per Gennaro Coppola. Il giudice per l’udienza preliminare, Giovanni Caparco, ha escluso l’aggravante delle lesioni gravissime per entrambi gli imputati. Il rito abbreviato ha garantito uno sconto di pena di un terzo, ma ha previsto che la sentenza si basasse esclusivamente sulle prove raccolte durante le indagini.
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L’aggressione risale all’agosto del 2020, quando i due fratelli si recarono in ospedale dopo che uno di loro era rimasto ferito in un incidente stradale. Durante l’attesa, iniziarono a inveire contro il personale sanitario, in particolare contro il medico Domenico Natale e un infermiere di passaggio, impegnati nelle cure di un paziente positivo al Covid-19.
Dopo un iniziale scambio di urla e ingiurie, la situazione degenerò. L’infermiere, che aveva tentato di calmare i fratelli, fu aggredito violentemente con pugni e schiaffi. Anche il fratello ferito, inizialmente seduto su una sedia a rotelle, si unì al pestaggio.
L’aggressione provocò lesioni serie all’infermiere, che fu ricoverato con una prognosi riservata di cinque giorni. Inoltre, l’uomo subì un danno permanente all’udito, con un abbassamento significativo delle funzionalità uditive, come confermato dalla perizia del consulente nominato dalla Procura, il dottor Omero Pinto.
Il caso rappresenta un grave esempio di violenza contro il personale sanitario, suscitando indignazione nella comunità locale e rinnovando l’attenzione sulla necessità di garantire maggiore sicurezza negli ospedali.
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