Aversa. Sentenza per sette nel processo sul sistema illecito al Dipartimento di Igiene Mentale dell’Asl di Caserta, con sede ad Aversa. In totale sono state cinque le condanne e due le assoluzioni per le ipotesi di reato di corruzione in atti giudiziari, false dichiarazioni in atti destinati all’autorità giudiziaria, falsità materiale e ideologica.
Il tribunale di Napoli Nord ha condannato l’ex direttore del Dsm Luigi Carrizzone a 3 anni; stessa pena per Vincenzo Bianco; 2 anni per Pierangelo Della Morte; 1 anno per Vincenzo Grella e 8 mesi per suo figlio Pierluigi Grella. Assolti Valentino De Michele e Antonio D’Angelo.
Il sistema di tangenti e favori secondo la Procura di Napoli Nord, sarebbe imperniato attorno all’ex direttore del Dsm Luigi Carrizzone con diversi reati contestati, dall’associazione a delinquere finalizzata alla corruzione alla turbativa d’asta, ai falsi in atto pubblico alla truffa ai danni di un ente pubblico, dal peculato al traffico illecito di influenze.
Al centro delle indagini proprio Carrizzone, che con la complicità di numerosi dipendenti Asl, avrebbe dirottato dietro soldi e regali, e senza alcuna gara pubblica, molti pazienti psichiatrici in cura all’Asl presso le strutture di Schiavone, imprenditore di Sessa Aurunca, gestendo inoltre in maniera occulta, e violando le norme sul conflitto di interessi, altre cooperative cui pure venivano inviati pazienti psichiatrici.
Sempre Carrizzone avrebbe poi falsificato svariati atti pubblici in cui attestava la partecipazione di dipendenti Asl a progetti dell’azienda sanitaria, che permetteva loro di percepire cospicui premi e indennità.
Un fiume di danaro pubblico di centinaia di migliaia di euro che, secondo l’accusa, Carrizzone avrebbe usato per alimentare il sistema illecito che girava attorno al Dsm.
Articolo pubblicato il giorno 10 Dicembre 2024 - 13:25