Due anni fa, la Polizia di Stato smantellò una cellula neonazista denominata “Ordine di Hagal”, operante a San Nicola La Strada, in provincia di Caserta. L’indagine, avviata nel 2019 e conclusa nel 2022 sotto il coordinamento della Procura di Napoli, portò a quattro arresti e a 30 indagati.
Oggi è arrivata la sentenza di primo grado per i quattro imputati, ritenuti membri dell’organizzazione. Il Tribunale di Napoli ha emesso condanne di diversa entità: due a 5 anni e mezzo di reclusione, una a 3 anni e mezzo e l’ultima a 3 anni. A marzo scorso, i quattro erano già stati sottoposti alla misura preventiva della Sorveglianza Speciale di Pubblica Sicurezza, con obbligo di soggiorno nei rispettivi comuni di residenza.
Le indagini hanno rivelato che l’Ordine di Hagal era strutturato come un’organizzazione gerarchico-piramidale, con ruoli e compiti ben definiti. Le attività includevano propaganda, proselitismo, indottrinamento e reclutamento, spesso attraverso canali social, oltre all’addestramento operativo.
Nel frattempo, il pubblico ministero Claudio Orazio Onorati, che ha seguito il procedimento, è stato sottoposto a tutela dopo aver ricevuto minacce da parte dei neonazisti coinvolti. A seguito delle intimidazioni, al magistrato è stata assegnata una scorta per garantire la sua sicurezza.
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E' stato un caso molto complesso e difficile da gestire, ho letto che la polizia ha lavorato duramente per fermare queste organizzazioni. Ma mi chiedo come mai queste cose continuano a succedere e se ci sono altre cellule simili.