Napoli.Un nuovo capitolo si è scritto nella sanguinosa faida tra i clan Rinaldi e Mazzarella. La Corte d’Assise d’Appello di Napoli ha ridotto le condanne agli esecutori materiali dell’omicidio di Luigi Mignano, avvenuto il 9 aprile 2019 nel quartiere San Giovanni a Teduccio.
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Un delitto che aveva sconvolto la città , non solo per la crudeltà dell’esecuzione, ma anche per il contesto in cui è avvenuto: davanti a un asilo, con bambini piccoli testimoni inorriditi della scena.
Uno zainetto abbandonato a terra, proprio accanto al corpo senza vita di Mignano, ha reso ancor più tragica l’immagine di quell’agguato, tanto da far soprannominare il delitto “dello zainetto“.
I giudici hanno condannato a venti anni di reclusione Gennaro Autiero, a trent’anni Giuseppe Musella e hanno confermato l’ergastolo per Ciro Rosario Terracciano, Giovanni Salomone e Pasquale Ariosto.
Un verdetto che conferma la gravità di un fatto di sangue commesso in pieno giorno, in un quartiere popolare, e che sottolinea ancora una volta l’infernale logica della camorra, capace di mietere vittime innocenti e di seminare terrore tra la popolazione.
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