L’imprenditore Cesare Ragazzi è morto all’età di 83 anni la sera di venerdì 27 dicembre a Bologna a causa di un malore improvviso. È stato il primo testimonial del trapianto di capelli.
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“Parola di Cesare Ragazzi”: questo slogan, divenuto celebre tra gli anni ’70 e ’80 grazie a una delle pubblicità più trasmesse dalle tv locali, ha segnato la sua carriera. Ragazzi promosse un’invenzione che consisteva in una protesi tricologica, applicata direttamente sul cuoio capelluto. Definito “un parrucchino di capelli naturali”, il suo prodotto attrasse una vasta clientela, tra cui, si dice, anche il cantautore Lucio Dalla.
La vita e la carriera
Nato a Bazzano (Bologna) il 22 agosto 1941, Cesare Ragazzi fu chitarrista e seconda voce della band ‘I Vagabondi’. La sua vita cambiò nel finale degli anni Sessanta, quando la perdita dei capelli lo portò a studiare la calvizie, trasformando il problema in una professione. Avviò un’azienda, vendendo protesi tricologiche e, grazie all’espansione delle tv private negli anni ’80, la sua popolarità crebbe vertiginosamente. “Salve, sono Cesare Ragazzi, mi sono messo in testa un’idea meravigliosa” divenne un noto slogan, contribuendo al suo successo.
Ragazzi apparve in vari programmi televisivi come ‘Quelli che il calcio’ e ‘Passaparola’, e fu anche citato in alcuni film. Nonostante il suo successo e l’apertura di 80 centri in Italia e 8 all’estero, la sua azienda andò incontro a difficoltà economiche, fino al fallimento nel 2009.
Lascia la moglie Marta e tre figli: Nicola, Simona e Alessia.
Articolo pubblicato il giorno 28 Dicembre 2024 - 13:22