foto archivio
Due chiavi per forzare un’auto e metterla in moto. Pochi secondi per fuggire da Aversa.Per Bachir Esposito Luongo e Luigi Carriola è stato piuttosto semplice. Lo stesso per i carabinieri della sezione operativa di Giugliano in Campania. Nel cofano del veicolo, infatti, il sistema GPS forniva in tempo reale la loro posizione.
I militari hanno rintracciato i due e iniziato un lungo inseguimento, terminato in via San Marco, nel comune di Melito.
Esposito e Carriola non hanno fatto in tempo ad aprire gli sportelli. Sono stati arrestati per concorso in furto aggravato. Nell’auto gli attrezzi utilizzati per manomettere nottolino e centralina di avviamento.
Entrambi sono stati posti agli arresti domiciliari, in attesa di giudizio. Il veicolo è stato restituito al legittimo proprietario.
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È interessante vedere come i sistemi di sicurezza possono essere superati così facilmente, ma mi chiedo se le misure adottate dalle forze dell'ordine sono abbastanza efficaci nel prevenire questi crimini. La tecnologia deve essere migliorata.