Tavole imbandite, fiori, candele, faretti, persone che fumano e stufette per riscaldare gli spazi aperti: scene tipiche di un matrimonio, immortalate in foto e video condivisi sui social dagli invitati. Tuttavia, a destare scalpore è stata la location dell’evento: due sale dell’Archivio di Stato di Napoli, arricchite da affreschi e scaffali che custodiscono documenti storici di grande valore.
La vicenda è stata riportata da Repubblica, che ha dato spazio alle preoccupazioni dei dipendenti, sottolineate anche dall’intervento dei sindacati Cgil Fp, Cisl Fp, Confsal e Unsa Uilpa. Il rischio maggiore, secondo quanto denunciato, riguarderebbe preziosi documenti del Regno di Napoli risalenti al Cinquecento e affreschi storici, tra cui quelli di Belisario Corenzio. Anche il Chiostro del Platano, dove si è svolto il tradizionale taglio della torta, sarebbe stato coinvolto nei festeggiamenti.
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L’evento, tenutosi il 7 dicembre scorso tra la Sala Catasti e la Sala Filangieri, ha spinto Antonio Tarasco, direttore generale Archivi del Ministero della Cultura, a inviare una lettera alla direttrice dell’Archivio di Stato di Napoli, Candida Carrino, richiedendo “urgenti chiarimenti”.
Secondo una nota ufficiale, già il 5 dicembre la Direzione Generale Archivi aveva richiesto spiegazioni in merito alla concessione degli spazi per due eventi precedenti, “Trame – il rosso corre sul filo” e “Epatologia: fegato, crocevia della prevenzione”, anch’essi ospitati all’interno dell’Archivio. “Qualora dovessero emergere responsabilità da parte dell’Archivio di Stato di Napoli, saranno adottati i provvedimenti conseguenti”, conclude la nota.
Con riferimento alla vicenda dei festeggiamenti matrimoniali dello scorso 7 dicembre svoltisi tra la Sala Catasti e la Sala Filangieri dell’Archivio di Stato di Napoli, riportata da alcuni organi di stampa”, il direttore generale Archivi del ministero della Cultura, Antonio Tarasco, comunica di “aver inviato una lettera alla direttrice dell’Archivio di Stato di Napoli, Candida Carrino, con la richiesta di urgenti chiarimenti”.
“La Direzione Generale Archivi, in una nota del 5 dicembre – spiega Tarasco in un comunicato – aveva già richiesto chiarimenti in ordine alla concessione di spazi per lo svolgimento di due eventi (“Trame – Il rosso corre sul filo” e “Epatologia: fegato, crocevia della prevenzione”) anche questi tenutisi presso l’Archivio di Stato di Napoli. Se emergeranno responsabilità da parte dell’Archivio di Stato di Napoli, saranno adottati i conseguenti provvedimenti”, conclude la nota.
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E' strano che un matrimonio si fa in un archivio statale, non so se sia giusto. I documenti storici sono importanti e non devono essere messi a rischio. Spero che la situazione venga chiarita al più presto.