Gianluca Di Gioia
Doveva essere una vacanza da sogno, tra le acque cristalline e la barriera corallina di Marsa Alam, in Egitto. Si è invece trasformata in tragedia per Gianluca Di Gioia, 48 anni, romano residente in Francia, vittima di un attacco di squalo nelle acque del Mar Rosso. Con lui, ferito in modo non grave, Peppino Fappani, 69enne odontotecnico di Soncino, in provincia di Cremona, intervenuto nel tentativo di soccorrere l’amico.
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L’incidente è avvenuto nella mattina di domenica in un’area fuori dalla zona di balneazione consentita, come specificato dal Ministero dell’Ambiente egiziano. La dinamica precisa è ancora oggetto di indagine: la procura di Qusair ha aperto un’inchiesta e una commissione urgente è stata incaricata di fare luce sull’accaduto. Intanto, il tratto di mare interessato resterà chiuso per due giorni a partire da lunedì.
Di Gioia, classe 1976, era un economista di successo: laureato alla Sapienza di Roma, aveva lavorato per la Commissione Europea e, dal 2012, prestava servizio presso l’European External Action Service, il corpo diplomatico dell’Unione Europea. Le sue passioni per il mare e i viaggi erano ben documentate sui suoi profili social, dove alternava foto in scenari esotici a momenti di vita familiare con la moglie francese, sposata nel 2013.
Peppino Fappani, suo amico di lunga data, è rimasto ferito durante l’intervento per cercare di salvare Di Gioia dalla furia dello squalo. Entrambi sono stati trasportati all’ospedale di Port Ghalib, dove Fappani ha ricevuto cure per lesioni non gravi.
Gli attacchi di squali lungo le coste del Mar Rosso sono rari, ma non senza precedenti. Nel 2023, un turista russo è stato ucciso a Hurghada, mentre nel 2022 sono morte due donne, un’austriaca e una britannica. Secondo gli esperti, fattori come l’edilizia costiera poco regolamentata, la pesca intensiva e il turismo di massa potrebbero alterare l’ecosistema marino e influenzare il comportamento degli squali.
Nonostante questi episodi, le località balneari egiziane restano tra le mete più gettonate per le vacanze di fine anno. Solo negli ultimi giorni, gli aeroporti di Hurghada e Marsa Alam hanno accolto circa 150.000 turisti, con l’Italia al quarto posto per numero di visitatori. Tuttavia, tragedie come questa sollevano interrogativi sulla sostenibilità ambientale e sulla sicurezza delle attività turistiche nella regione.
L’Ambasciata d’Italia al Cairo ha confermato di essere in contatto con i familiari della vittima e di offrire supporto a Fappani. La comunità italiana è in lutto per una tragedia che ha scosso la serenità di una vacanza natalizia.
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E' davvero un brutto episodio che è successo a Marsa Alam, mi dispiace per le vittime e spero che si faccia chiarezza sulla situazzione. I turisti dovrebbero essere informati meglio sui rischi del mare e dei squali.
E' molto triste che na vacanza doveva essere bellissima sia finita in tragedia. Speriamo che le indagini chiariscano cosa è successo e che si possano prendere misure per evitare che episodi simili accadano in futuro.