Ad Avellino, a pochi passi dal torrente Fenestrelle e dalla sede succursale del Convitto Nazionale Pietro Colletta, si trova un grave pericolo ambientale e sanitario: tubi di eternit abbandonati da mesi in via Zigarelli. Protetti solo da un telo di plastica blu e alcuni nastri bianco-rossi, questi rifiuti pericolosi giacciono in modo illecito nell’area, nonostante una precedente ordinanza comunale che ne intimava la rimozione urgente.
Antonio Di Gisi, presidente di Legambiente Avellino – Alveare, ha puntato il dito contro l’immobilismo delle istituzioni: “Nei primi giorni di settembre, la presenza dei tubi è stata denunciata da IrpiniaTv. Il 5 settembre 2024, la sindaca Laura Nargi ha emesso un’ordinanza per la messa in sicurezza dei rifiuti, ma nulla è cambiato. Abbiamo denunciato tutto in Procura e ai Carabinieri Forestali e chiesto chiarimenti al Comune di Avellino su questa situazione inaccettabile”.
Di Gisi ha anche sottolineato i pericoli dell’amianto, ricordando i dati Eurostat del 2021: “L’Italia ha registrato il maggior numero di decessi per mesotelioma prevenibile in Europa, con 518 vittime. È indispensabile bonificare subito i territori e censire le strutture ancora contenenti eternit per metterle in sicurezza”.
Antonio Dello Iaco, vicepresidente di Legambiente Avellino, ha evidenziato la mancanza di interventi strutturali nell’area del Parco del Fenestrelle: “La situazione è sempre più critica. Più si esplora la zona, più si trovano discariche abusive e sversamenti. Non è accettabile intervenire solo in emergenza, senza pianificare azioni risolutive”.
Legambiente Avellino chiede da anni l’istituzione di una consulta ambientale, prevista dallo Statuto Comunale, per collaborare con l’amministrazione e migliorare la gestione delle emergenze ambientali. “In campagna elettorale, la sindaca Nargi ha promesso di istituirla. Speriamo che entro le prime settimane del 2025 questa consulta diventi realtà”, conclude Dello Iaco.
Articolo pubblicato il giorno 12 Dicembre 2024 - 11:19