È piuttosto recente la notizia dell’acquisizione da parte del LVMH group del 52,4% delle azioni del Paris Fc, la seconda compagine calcistica di Parigi che milita in Ligue 2 (ossia la seconda divisione francese, l’equivalente della nostra Serie B).
Il LMVH group, in mano alla famiglia Arnault, è proprietario di una settantina di brands di alta moda ( tra cui ricordiamo Dior, Fendi, Louis Vuitton, Givenchy, Kenzo, Loro Piana ecc.) , di brands di orologi (come Tag Hueuer), di brands di gioielli (come Bulgari), di quotidiani che possono vantare un peso specifico di rilievo (pensiamo al Le Parisien), di catene d’alberghi di lusso ecc.
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L’operazione è il frutto di una joint venture con il gruppo Red Bull e nello specifico a rilevare il 52,4 % delle azioni del Paris FC sarà la Agache Sport, holding familiare degli Arnault. Mentre al gruppo Red Bull andrà il 10,6 % del club transalpino.
Il Paris Fc è stato fondato nel 1969, e può vantare anche una sezione femminile decisamente competitiva.
Veniamo alla progettualità:
il tandem LMVH group / Red Bull group vorrebbe regalare quanto prima ai tifosi del club parigino la gioia della promozione in Ligue 1.
Una volta conseguita la promozione nella massima divisione francese il club vorrebbe rendere la vita discretamente difficile al PSG di Al Khelaifi per poi conseguire traguardi progressivamente sempre più ambiziosi.
Jean Paul Sartre ebbe a dichiarare : “ l’inferno sono gli altri” . Beh per i supporters del PSG l’inferno in un futuro neanche troppo lontano potrebbe essere plasticamente rappresentato da questa temibile ed inaspettata concorrenza che potrebbe ridefinire i crismi del calcio cittadino, riproponendo quel plot twist che a Manchester ha fatto del City una realtà improvvisamente vincente ed invidiata (anche se le recenti vicissitudini concernenti la giustizia sportiva e non solo potrebbero ridefinire drasticamente la portata del “fenomeno” City) e dello United (nonostante i faraonici investimenti) una realtà decadente e decaduta oramai costretta a rammemorare con nostalgia un passato che ad oggi appare irripetibile.
Luca De Crescenzo
Articolo pubblicato il giorno 11 Dicembre 2024 - 18:39