Napoli. I clan camorristici stanno investendo sempre di più in settori come l’edilizia, la finanza e le frodi fiscali, infiltrando così l’economia legale. È quanto emerge da un’indagine della Direzione Investigativa Antimafia (Dia) di Napoli.
Secondo Claudio De Salvo, capocentro della Dia a Napoli, “stiamo assistendo a un’infiltrazione sempre più pervasiva della criminalità organizzata nell’economia legale. Tuttavia, grazie a nuovi strumenti investigativi, siamo in grado di seguire i flussi finanziari illeciti anche attraverso canali non tradizionali”.
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La Dia ha inoltre sottolineato come i clan camorristici stiano approfittando delle opportunità offerte dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr) per infiltrarsi nei cantieri e lucrare su fondi pubblici.
“Il denaro è il nervo scoperto della criminalità organizzata”, ha dichiarato De Salvo. “Seguendo i flussi finanziari, possiamo individuare i responsabili delle condotte illecite e colpire il cuore delle organizzazioni criminali”.
“La criminalità organizzata utilizza la sua ingente disponibilità economica per attivare flussi finanziari anche verso canali cinesi, come confermano diverse inchieste giornalistiche.” È quanto dichiarato da Claudio De Salvo, capo centro della Dia di Napoli, durante la conferenza stampa per la presentazione del calendario 2025 intitolato Follow the Money.
Nel corso dell’incontro con la stampa, è emerso che le mafie non limitano i loro investimenti al settore edilizio, uno dei principali, ma si concentrano anche sulle frodi fiscali, che offrono guadagni elevati con rischi relativamente bassi. De Salvo ha inoltre evidenziato come il turismo rappresenti un altro ambito di interesse per il riciclaggio di denaro sporco, specialmente a Napoli. “Anche in questo settore lo Stato ha reagito con controlli capillari,” ha sottolineato.
Il capo centro della Dia ha poi approfondito il tema dei rapporti transnazionali delle organizzazioni mafiose, definendoli “l’humus fondamentale dello sviluppo delle realtà criminali,” con implicazioni significative in termini di scambio e operatività. “Oggi il denaro non transita più esclusivamente attraverso i tradizionali canali finanziari e bancari. Come diceva Giovanni Falcone, le mafie sono sempre un passo avanti a noi. Il nostro compito – ha concluso De Salvo – è ridurre questo divario, attrezzandoci per contrastare i flussi finanziari illeciti che si muovono su percorsi spesso non noti o difficili da individuare.”
“Il Pnrr rappresenta un’opportunità cruciale, un possibile volano per lo sviluppo, ma anche un obiettivo per gli interessi della mafia e della camorra”. Lo ha dichiarato Claudio De Salvo, capo centro della Dia di Napoli, durante la conferenza stampa per la presentazione del calendario 2025.
Secondo De Salvo, “le recenti indagini giudiziarie evidenziano l’esistenza di rapporti transnazionali, ormai elemento chiave per l’evoluzione delle organizzazioni mafiose”.
“Oggi il denaro non transita più attraverso i tradizionali canali finanziari e bancari – ha sottolineato De Salvo – e, come affermava Falcone, le mafie sono sempre un passo avanti. Dobbiamo colmare questo divario, dotandoci di strumenti adeguati per contrastare i flussi finanziari illeciti che si muovono su percorsi non noti o difficilmente tracciabili”.
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