Un incontro culturale si terrà l’8 dicembre presso il Teatro Bolivar di Napoli. L’evento, intitolato “Incontro con l’Ucraina in Europa”, unirà musica napoletana e ucraina come simbolo di solidarietà contro la guerra.
Alle 15.30, il teatro ospiterà uno spettacolo organizzato dall’associazione Dateci le Ali. Il ricavato sarà destinato alle popolazioni ucraine colpite dalla guerra. Contestualmente alla manifestazione, la Fondazione Giona donerà un’ambulanza per il soccorso nei territori di conflitto. Il mezzo verrà benedetto all’esterno del teatro alla fine dell’evento.
La serata prevede la partecipazione di artisti italiani e ucraini. Tra questi, la cantante Francesca Curti Giardina e il cantante ucraino Anatolii Gnatiuk, oltre a numerosi altri talenti che si esibiranno sul palco. Oksana Berezovska presenterà le sue creazioni sartoriali realizzate in Italia. Sarà presente anche il Balletto Piccole Ali composto da bambini ucraini accolti dall’associazione organizzatrice.
L’evento rappresenta un messaggio forte di cooperazione e sostegno. Diverse comunità religiose di Napoli hanno collaborato per la realizzazione del progetto, dimostrando un impegno collettivo nel supportare l’Ucraina. Le aziende, le scuole e i privati cittadini hanno contribuito economicamente e logisticamente, evidenziando un’affinità umanitaria con il popolo ucraino in questo periodo difficile.
La vendetta del clan Moccia-Franzese era imminente, ma il blitz della Squadra Mobile di Napoli… Leggi tutto
Una vita spezzata da un gesto vile. Rocio Espinoza Romero, una donna di 34 anni,… Leggi tutto
Ore di attesa davanti all'ingresso del MIMIT - Ministero delle Imprese e del Made in… Leggi tutto
Torre Annunziata. I giudici di secondo grado hanno confermato le condanne per il crollo di… Leggi tutto
Napoli. ‘Siamo riusciti a realizzare un sogno. Su proposta del Dottorato di Scienze Sociali e… Leggi tutto
Aggressione a un medico e un infermiere. Nel pronto soccorso dell’ospedale Sant’Anna e San Sebastiano… Leggi tutto
Leggi i commenti
L'evento sembra molto interesente e sono contento che si faccia a Napoli. E' importante unire le culture, sopratutto in un momento cosi difficile come questo. Spero che ci sia una buona affluenza di persone.