La 49esima edizione del Laceno d’Oro International Film Festival di Avellino ha offerto un ampio ventaglio di proiezioni e riconoscimenti prestigiosi. Svoltasi presso l’ex cinema Eliseo, la manifestazione ha reso omaggio al regista francese Arnaud Desplechin, assegnandogli il Premio alla Carriera ‘Laceno d’Oro 49′. Un tributo speciale è stato riservato all’autore e attore Valerio Mastandrea.
Il premio principale della sezione “Laceno d’Oro 49” è stato attribuito al film “The Cats of Gokogu Shrine” di Kazuhiro Soda. La giuria, composta dai registi Massimo D’Anolfi e Antonio Piazza e dal produttore e distributore Gaël Teicher, ha elogiato il film per la sua capacità di trasmettere emozioni attraverso un approccio unico, assegnandogli un premio di 3000 euro.
Nella sezione dedicata ai cortometraggi sugli spazi urbani, “Quando a Terra Foge” di Frederico Lobo ha conquistato il premio di 1500 euro. La giuria ha apprezzato il cortometraggio per la sua immersione narrativa dove tempo e natura assumono un ruolo fondamentale.
Nella categoria “Spazio Campania”, il film “Si dice di me” di Isabella Mari ha ricevuto consensi per la sua narrazione che esplora il tema dell’emancipazione femminile. Una menzione speciale è stata riservata a “Ciao Bambino” di Edgardo Pistone per la sua rappresentazione unica di Napoli.
Tra gli altri riconoscimenti, il Red Couch Award è stato assegnato a “Cianuro” di Eleonora Mastropietro. Il Premio Supercinema per l’eccellenza nel Design per il Cinema è andato a “3MWh” di Marie-Magdalena Kochová. Inoltre, la giuria popolare ha premiato “We Are Inside” di Farah Kassem e “Oltre Ischia” di Luca Ciriello rispettivamente nella sezione Laceno d’Oro 49 e Spazio Campania. L’evento, supportato dal Circolo ImmaginAzione di Avellino, è stato patrocinato e sponsorizzato da diverse istituzioni e aziende, confermandosi un pilastro per il cinema neorealista e documentaristico in Italia.
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La manifestazione di Laceno d’Oro è stata molto interessante, ma non capisco perche' non ci siano piu' film di autori italiani. Sarebbe bello vedere piu' opere nostrane in festival cosi' importanti.
Concordo sul fatto che dovrebbero dare piu' spazio ai registi italiani, la nostra cinematografia ha tanto da offrire e merita piu' visibilita'. Spero che nel prossimo anno le cose cambino.