Gino Cecchettin, padre di Giulia, ha espresso profonde riflessioni in seguito alla sentenza che ha visto Filippo Turetta condannato all’ergastolo per omicidio aggravato dalla sola premeditazione. Le parole di Cecchettin hanno messo in evidenza un sentimento di sconforto personale e di valutazione critica nei confronti delle misure punitive rispetto al fenomeno della violenza di genere. “Come essere umano mi sento sconfitto, come papà non è cambiato nulla”, ha affermato, sottolineando l’importanza della prevenzione rispetto alla semplice punizione.
Un percorso personale e la ricerca di giustizia
Nel contesto dell’udienza, Cecchettin ha dichiarato di non aspettarsi scuse da parte di Turetta, rimarcando la direzione del proprio cammino personale a seguito della tragedia. “Non mi aspetto scuse, il mio percorso è un altro”, ha detto, evidenziando come la giornata in tribunale rappresentasse un passo necessario per il rispetto delle leggi vigenti.
Articolo pubblicato il giorno 4 Dicembre 2024 - 07:32