A un anno esatto dalla tragica morte del gatto Leone, ritrovato il 10 dicembre 2023 ad Angri dopo essere stato barbaramente scuoiato vivo, l’Associazione Italiana Difesa Animali e Ambiente (AIDAA) rilancia la sua battaglia per ottenere giustizia. L’associazione ha infatti annunciato la presentazione di un nuovo esposto alla Procura, con l’obiettivo di sollecitare ulteriori indagini su un caso che ha scosso profondamente l’opinione pubblica.
Nonostante gli sforzi congiunti dei veterinari e dei volontari del canile e dell’ASL di Cava de’ Tirreni, Leone non riuscì a sopravvivere alle ferite inflitte, spegnendosi tra atroci sofferenze. La vicenda suscitò indignazione in tutta Italia e persino oltre confine, trasformandosi in un simbolo della lotta contro la crudeltà sugli animali. Numerose manifestazioni e fiaccolate, accompagnate da interventi di associazioni e istituzioni, portarono il tema della violenza sugli animali fino all’attenzione del Parlamento.
Ad oggi, però, i responsabili di questo gesto crudele restano sconosciuti e impuniti. Per mantenere alta l’attenzione sul caso e per onorare la memoria di Leone, AIDAA ha deciso di depositare un nuovo esposto, evidenziando la necessità di approfondire le indagini. “Crediamo che ci siano ancora margini per nuove ipotesi investigative. Stiamo preparando un esposto che mette in luce elementi utili a riaprire il caso. Invitiamo chiunque abbia informazioni, anche in forma anonima, a contattarci o a rivolgersi alle forze dell’ordine”, si legge in una nota ufficiale dell’associazione.
Pur esprimendo rispetto per il lavoro degli inquirenti, AIDAA ribadisce l’importanza di perseguire chi si macchia di atti così efferati. “Per Leone, e per tutti gli animali vittime di crudeltà, continueremo a chiedere giustizia e verità”, ha dichiarato l’associazione, rinnovando il proprio impegno per contrastare ogni forma di violenza sugli animali.
Articolo pubblicato il giorno 11 Dicembre 2024 - 15:51