Il tribunale del Riesame ha respinto l’appello presentato dalla Procura di Napoli, che contestava la mancata applicazione dell’aggravante mafiosa nei confronti di Luca Esposito, genero del boss Patrizio Bosti (detenuto in regime di 41 bis), in relazione al reato di autoriciclaggio. La Procura si opponeva anche all’esclusione di Esposito dall’appartenenza al clan Contini.
La stessa sezione penale del Riesame (la dodicesima, presieduta dal giudice Michele Mazzeo) ha adottato una decisione analoga per Flora Bosti, moglie di Esposito e figlia del boss Patrizio Bosti, limitatamente all’aggravante mafiosa.
L’esclusione dell’aggravante nei confronti della coppia Esposito-Bosti, difesa dagli avvocati Annamaria Ziccardi e Nicola Pomponio, era stata disposta il 20 giugno scorso dal gip di Napoli, Antonino Santoro. Inoltre, Luca Esposito era già stato assolto in due precedenti occasioni dall’accusa di far parte dell’organizzazione criminale una volta guidata dal suocero, esponente della cosiddetta “Alleanza di Secondigliano”.
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