Gabriele Gravina sarà l’unico candidato alla presidenza della Figc per il prossimo quadriennio. I termini per la presentazione delle candidature sono scaduti lo scorso 25 dicembre, confermando il presidente uscente come unica figura in corsa per la carica. L’assemblea elettiva è fissata per il 3 febbraio e si svolgerà presso il Rome Cavalieri di Roma.
Durante l’assemblea, oltre all’elezione del presidente federale, saranno scelti anche i nuovi Consiglieri federali e il Presidente del Collegio dei Revisori dei Conti. Gravina ha presentato un programma dettagliato sulle attività previste per il quadriennio 2025-2028, accompagnato dal sostegno della maggioranza dei delegati di Serie B, Lega Pro, Lega Nazionale Dilettanti, atleti e tecnici, come richiesto dallo Statuto Federale. La sua candidatura, secondo quanto comunicato ufficialmente dalla Figc, rispetta tutti i requisiti previsti.
Per i posti di Consigliere federale in rappresentanza della Serie A, sono stati ammessi diversi nomi di rilievo del calcio italiano. Tra questi figurano dirigenti di spicco come Adriano Galliani, Giuseppe Marotta e Paolo Scaroni. Anche per la Serie B sono stati presentati candidati autorevoli, tra cui Giovanni Carnevali e Giovanni Gardini, mentre per la Lega Pro si è candidato Daniele Sebastiani.
Nella Lega Nazionale Dilettanti spiccano nomi come Ilaria Bazzerla, Daniele Ortolano e Sergio Pedrazzini, rappresentanti delle diverse aree territoriali. Per la categoria Atleti, invece, si candidano personalità note come Sara Gama e Umberto Calcagno, mentre per i Tecnici figurano Giancarlo Camolese e Silvia Citta. Per la presidenza del Collegio dei Revisori dei Conti, la candidatura è stata affidata a Luca Galea, designato dalla Lega Nazionale Dilettanti. Anche in questo caso, la Figc ha verificato e confermato il rispetto di tutti i requisiti richiesti.
Con Gravina unico candidato alla presidenza, l’assemblea del 3 febbraio si preannuncia come un passaggio chiave per consolidare la leadership federale e rinnovare le cariche dirigenziali. Le nuove nomine dovranno affrontare sfide cruciali per il futuro del calcio italiano, tra cui la riforma dei campionati, il contenimento dei costi e il rilancio del movimento giovanile.
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Sinceramente non so se questa situazion sia bene per il calcio italiano, Gravina è una figura conosciuta ma non so se ha la capacità di affrontare tutte le sfide che ci sono in questo periodo. Le scelte di consiglieri saranno fondamentali.