NAPOLI – Quattro esponenti di CasaPound sono stati rinviati a giudizio dal gup di Napoli per l’aggressione, avvenuta nell’ottobre 2023, ai danni di Roberto Tarallo, un musicista e fotografo 44enne. La vittima, presa di mira per una spilla con un logo antifascista appuntata sul giubbino, è stata al centro di un episodio di violenza che ha scosso l’opinione pubblica.
La decisione del giudice per l’udienza preliminare segue la richiesta avanzata dal pubblico ministero Fabrizio Vanorio, che ha contestato agli imputati l’aggravante della discriminazione nazionalista. Un’accusa che sottolinea la matrice ideologica dell’episodio, incasellandolo come un caso di violenza legata all’intolleranza politica.
L’inchiesta, condotta dalla Digos, ha portato lo scorso gennaio a tre arresti e a un provvedimento di obbligo di dimora. Vittorio Acuto, Paolo Primerano e Taras Buha, cittadino ucraino, furono arrestati e trasferiti in carcere, mentre Roberto Acuto, fratello di Vittorio, venne sottoposto al divieto di dimora nella provincia di Napoli.
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