Camorra, i ruoli nel clan Amato Pagano: al vertice Deborah Pagano e poi tutti gli altri

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Dal 2021 la reggenza del clan Amato Pagano è stata assunta, sotto la direzione e il coordinamento di Debora Amato (figlia di Rosaria Pagano e Pietro Amato), da Gennaro Liguori (marito della nipote di Raffaele Amato, classe 1965), affiancato da Enrico Bocchetti (genero di Cesare Pagano) fino al suo arresto, e da Emanuele Cicalese (genero di Raffaele Amato, classe 1965) fino al suo trasferimento in Spagna.

 E’ quanto emerge dalle oltre 360 pagine dell’ordinanza cautelare firmata ieri dagl gip Isabella Iaselli e che ha portato in carcere 53 ( di cui 10 ai domiciliari) tra boss e affiliati della cosca degli Scissionisti che avevano il controllo delle attività illecite su Melito, Mugnano e parte di Scampia e Secondigliano.

Si tratta di appartenenti alla famiglia Amato-Pagano, con ruoli di promotori e organizzatori del clan. Successivamente, la reggenza è stata assunta da Domenico Romano (marito di Debora Amato), affiancato da affiliati storici che hanno svolto compiti di coordinamento delle attività illecite e/o di reggenza delle articolazioni territoriali del clan, tra cui Antonio Pompilio, Vincenzo Nappi (ucciso in un agguato il 23 gennaio 2023), Carlo Calzone e Maurizio Errichelli.

Ruoli principali:

  • Debora Amato: Capo e promotore, con il ruolo di referente libero sul territorio della famiglia Amato-Pagano, deputata a mantenere i rapporti con i capi detenuti e, sulla base delle loro indicazioni, a coordinare le attività illecite e vigilare sul rispetto delle linee strategiche del clan.
  • Gennaro Liguori: Capo e promotore, reggente (o co-reggente) del clan e massimo rappresentante operativo della famiglia Amato-Pagano. Ha il compito di predisporre strategie generali, raccordare il vertice con gli affiliati e preservare l’unitarietà del clan.
  • Enrico Bocchetti: Capo e promotore, rappresentante della famiglia con compiti di organizzazione e gestione delle attività di spaccio ed estorsione a Melito. Dopo l’omicidio di Vincenzo Nappi, ne ha assunto il ruolo di referente per Melito fino al suo arresto (23 giugno 2023).
  • Emanuele Cicalese: Capo e promotore, rappresentante della famiglia e organizzatore del narcotraffico. Ha agito come interlocutore esterno per il clan.
  • Domenico Romano: Capo e promotore, con il compito di predisporre le linee generali delle attività del clan e raccordare gli esponenti apicali della famiglia Amato-Pagano con gli affiliati.
  • Antonio Pompilio: Capo, promotore e organizzatore, rappresentante operativo del clan con specifiche responsabilità nel traffico internazionale di stupefacenti e nel coordinamento delle articolazioni territoriali.
  • Carlo Calzone: Capo, promotore e organizzatore, reggente del territorio di Mugnano, responsabile delle attività estorsive.
  • Maurizio Errichelli: Capo, promotore e organizzatore, reggente del territorio di Melito dopo l’arresto di Enrico Bocchetti, con compiti di gestione delle attività di spaccio.

Ruoli secondari:

  • Raffaele Capasso: Organizzatore, gestore della cassa del clan e responsabile della distribuzione delle “mesate” agli affiliati.
  • Luigi Diano: Organizzatore, referente per la zona di Napoli-Secondigliano-Scampia, coordinatore delle attività di spaccio nelle piazze operative.
  • Silvio Padrevita: Organizzatore, operativo nel controllo del territorio e nello spaccio a Scampia.
  • Vincenzo Imparato: Partecipe, responsabile delle attività di spaccio e rappresentante della famiglia Amato-Pagano.
  • Carmine Raffaele Caso: Partecipe, con il compito di inoltrare comunicazioni tra affiliati e vertici.
  • Alessandro De Cicco: Partecipe, con compiti di controllo del territorio a Scampia, Melito e Mugnano.
  • Arturo Vastarelli: Partecipe, uomo di fiducia dei capi storici del clan.
  • Vincenzo Mangiapili: Partecipe, coordinatore delle attività estorsive a Mugnano.
  • Gennaro Gallucci: Partecipe, responsabile delle estorsioni a Mugnano.
  • Antonio Marrone: Partecipe, operativo nel traffico di stupefacenti e nelle estorsioni a Mugnano.
  • Gaetano Pezzella: Partecipe, attivo nelle estorsioni a Mugnano.
  • Alfonso Riccio: Partecipe, con compiti di raccordo tra gruppi operativi.
  • Carlo Troncone: Partecipe, attivo nelle estorsioni a Mugnano.
  • Antonio Pandolfi: Partecipe, operativo nel controllo del territorio e nello spaccio a Scampia.
  • Gennaro Diano: Partecipe, supporto nelle attività illecite a Scampia.
  • Salvatore Silvestri: Partecipe, responsabile della gestione delle aste giudiziarie e delle attività immobiliari del clan.
  • Antonio Minale: Partecipe, monitoraggio delle aste immobiliari per il clan.
  • Antonino Del Bono: Partecipe, supporto logistico e fornitura di veicoli per il clan.
  • Maurizio Grandelli: Partecipe, gestione delle attività di spaccio a Melito e supporto alla cassa del clan.
  • Luciano De Luca: Partecipe, operativo nel controllo del territorio e nel traffico di stupefacenti.
  • Maria Jevremovic: Partecipe, supporto alle attività estorsive e di spaccio.
  • Luigi Tutino: Partecipe, operativo nel controllo del territorio e nelle attività estorsive.
  • Francesco Della Gaggia: Partecipe, operativo nelle attività di spaccio e controllo del territorio.
  • Pasquale Furiano: Partecipe, supporto alle attività estorsive a Melito.
  • Francesco Rinaldi: Partecipe, attivo nella gestione delle estorsioni legate al contrabbando di TLE a Melito.
  • Salvatore Sarnataro: Partecipe, supporto alle estorsioni a Melito.
  • Rosario Lacomino: Partecipe, attivo nello spaccio a Melito.
  • Cosimo Marino: Partecipe, controllo del territorio a Mugnano.
  • Concetta Sanguinetti: Partecipe, supporto nella rendicontazione e custodia dei proventi illeciti.
  • Emanuele De Stefano: Partecipe, operativo nello spaccio a Melito.
  • Raffaele Tutino: Partecipe, supporto alle attività di spaccio a Melito, collaborando con il fratello Luigi Tutino.
RIPRODUZIONE RISERVATA
Articolo pubblicato il giorno 18 Dicembre 2024 - 15:43
Giuseppe Del Gaudio

Giuseppe Del Gaudio, giornalista professionista dal 1991. Amante del cinema d'azione, sport e della cultura Sud Americana. Il suo motto: "lavorare fa bene, il non lavoro: stanca"

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Giuseppe Del Gaudio

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