Il 20 gennaio potrebbe segnare una svolta nelle indagini sul crollo del ballatoio nella vela celeste di Scampia, avvenuto il 22 luglio scorso. In quella data, i due consulenti incaricati dalla Procura di Napoli dovrebbero consegnare i risultati delle verifiche svolte, che riguardano sia gli aspetti tecnici sia quelli amministrativi.
Ad agosto, uno dei consulenti aveva già presentato una prima relazione preliminare sugli aspetti tecnici. Successivamente, è stato coinvolto un secondo esperto, incaricato di esaminare e acquisire la documentazione amministrativa.
L’inchiesta, coordinata dal sostituto procuratore Manuela Persico, procede ipotizzando reati di crollo, disastro e omicidio colposo, e mira a ricostruire la catena di presunte responsabilità per un evento tragico che ha causato tre vittime e il ferimento di 12 persone, tra cui sette bambini.
Dall’analisi dei documenti raccolti emerge chiaramente che il grave stato di degrado del complesso immobiliare era ben noto a tutti da tempo. Le indagini si stanno svolgendo in un clima di collaborazione tra la Procura ordinaria e quella contabile, che condividono informazioni utili.
In particolare, la Procura generale della Corte dei conti della Campania ha delegato alla Guardia di Finanza una serie di accertamenti per stimare la perdita di valore della vela celeste, attribuibile alla prolungata assenza di manutenzione, sia ordinaria che straordinaria, nel corso degli anni.
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