Antonio Conte non fa sconti al suo Napoli, nonostante la vittoria per 2-1 contro il Genoa che ha riportato gli azzurri in vetta alla classifica. Ai microfoni di DAZN, il tecnico ha lodato la prestazione della squadra nel primo tempo, ma ha duramente criticato l’approccio alla ripresa.
“Del secondo tempo non mi è piaciuto niente”, ha esordito Conte, visibilmente contrariato. “Non possiamo permetterci di staccare la spina e rimettere in gioco una partita che era assolutamente a nostro favore”. L’allenatore ha poi analizzato la gara con lucidità: “Nel primo tempo abbiamo dominato, controllando il gioco e creando occasioni. Nell’intervallo ho detto ai ragazzi di non far rientrare in partita il Genoa, ma purtroppo è successo”.
Conte ha evidenziato come l’atmosfera del Ferraris potesse rappresentare un pericolo: “Conosco bene questo stadio, basta una scintilla per riaccendere l’entusiasmo del pubblico e dare forza agli avversari. Questo secondo tempo deve rimanere ben impresso nella nostra memoria. Non possiamo abbassare la guardia e rischiare di compromettere il lavoro fatto fino a quel momento”.
Sulle difficoltà difensive del finale, Conte ha ribadito la necessità di mantenere sempre il controllo: “Dobbiamo difenderci attaccando e continuando a fare la partita, non per paura o perché l’inerzia si sposta verso gli avversari. Questo è uno degli aspetti su cui dobbiamo crescere e migliorare”.
Infine, un monito chiaro ai suoi giocatori: “Oggi siamo stati fortunati – ammette Conte – ma in altre occasioni avremmo potuto pagare caro questi cali di concentrazione. Le partite vanno giocate dall’inizio alla fine, con intensità e carattere. Bisogna tenere sempre il piede sull’acceleratore”.
Articolo pubblicato il giorno 21 Dicembre 2024 - 20:37
Nel articolo si parla di come Conte ha criticato il secondo tempo della sua squadra, e io credo che sia giusto. Pero’ a volte le squadre hanno momenti di calo e non è facile rimanere sempre concentrati. Forse sarebbe meglio avere piu’ rotazione dei giocatori per mantenere alta l’intensità.