Il Tribunale di Napoli, 3 Collegio B, Presidente Primavera, ha revocato l’ordinanza di custodia cautelare personale per Giuseppe Illiano sostituendolo con l’obbligo di presentazione alla P.G. (a D’Amelio e ai Festa erano state sostituite le misure intramurarie con quella degli arresti domiciliari a seguito di presentazione dell’istanza da parte degli Avvocati Arturo Cola e Avv. Prof. Maiello), ritenuto il mandante della spedizione punitiva nei confronti di Salvatore Cassese, imprenditore miliardario, ex dell’arma di Casalnuovo, nel dicembre 2019.
Accolte, dunque, le diffuse e ben articolate ragioni giuridiche formulate dagli Avvocati Massimo Viscusi e Claudio Davino. Scarcerazione, quest’ultima, che da’ una picconata enorme alla ingente inchiesta della Procura partenopea sull’ultimo filone di questa indagine.
Il Riesame di Napoli, 12 sezione, in sede di giudizio di rinvio, aveva annullato le ordinanze cautelari della Cassazione, impugnate dalla Procura e dalle difese di Antonio Festa, Gennaro Festa (ordinando la scarcerazione per quei capi di imputazione, salvo detenzione per altri titoli) e Giuseppe Illiano (esclusa l’aggravante del metodo mafioso, sulla quale doveva pronunciarsi il riesame bis, confermando il resto), ritenuti gli autori, secondo l’accusa, dell’agguato a Salvatore Cassese, con l’aggravante del metodo mafioso, avvalendosi della forza intimidatrice del Clan Contini.
I tre sono imputati dinanzi alla terza sezione del Collegio B del tribunale di napoli e dopo il rinvio a giudizio il processo è iniziato il 29 ottobre, che vede i tre imputati dei reati di tentato omicidio, estorsione (per Illiano solo l’aggravante del metodo mafioso), per i Festa anche altre imputazioni di riciclaggio, autoriciclaggio, contraffazione, intestazione fittizia di società e beni, appartenenza al clan, con l’aggravante del metodo mafioso, avvalendosi della forza intimidatrice del Clan Contini.
L’indagine svolta dalla DDA della Procura di Napoli che ha portato agli arresti più di 150 persone legate a vario titolo al clan.
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Il articolo discute di un caso legale molto complicato, ma io non sono sicuro che sia giusto revocare l'ordinanza di custodia cautelare. Ci sono tanti dettagli che non sono chiari e forse sarebbe meglio un altro processo.
Sì, è vero, ci sono molte cose da considerare in questa situazione. Le decisioni del tribunale devono essere ben motivate e trasparenti per tutti, altrimenti la giustizia sembra non funzionare correttamente.