Casavatore.Dopo la sfiducia al sindaco si iniziano a delineare le future alleanze. In lizza tre poli mentre Vito Marino risulta il più beneamato in città. Dopo che il Pd, partito di maggioranza relativa e gruppo forte della coalizione di maggioranza, ha deciso di mettere fine all’esperienza amministrativa di Luigi Maglione, vero recordman, defenestrato anticipatamente per la terza volta consecutiva alla guida della città.
Per tre volte sullo scranno più alto del Palazzo di Governo e per tre volte mandato a casa anzitempo dai suoi alleati. Ad annunciare i motivi della sfiducia il Pd attraverso un documento politico. Anche il M5S con l’ex consigliere Alessandro Sorrentino firmatario della sfiducia, apre ad una serie di riflessioni e alleanze.
“Questo è il momento della riflessione e apertura al dialogo con tutte le forze politiche che siano disposte a portare avanti, con particolare attenzione, idee e progetti utili per il rinnovamento del nostro Paese, ed abbiano a cuore la necessità urgente di garantire a Casavatore una stabilità politica.
Siamo pronti a confrontarci con le forze politiche di centrosinistra, ma anche con eventuali liste civiche, a condizione che condividano una visione progressista e si impegnino a realizzare programmi concreti e sostenibili, mettendo al centro non solo nomi da proporre per la carica di Sindaco, ma proposte politiche tangibili”.
“Il Partito Democratico – precisa Sorrentino – resta uno degli interlocutori principali, poiché insieme abbiamo condiviso un percorso amministrativo che ha portato alla realizzazione di importanti progetti.
È stata anche condivisa la mozione di sfiducia, seppur ognuno con la propria visione e le proprie idee. Con la consapevolezza e la visione comune che la fine di un’amministrazione doveva essere affrontata con maturità politica, promuovendo un dibattito politico costruttivo, e non con la consueta sfiducia “dal notaio”, che oltre a impedire ogni confronto, ostacolava la possibilità di un dialogo fruttuoso con la controparte.
Per questo il M5S ha preferito ed ha spinto per una via più dialogante e democratica, basata su principi di democrazia, lealtà e rispetto reciproco, che hanno sempre ispirato il mio percorso amministrativo.
Abbiamo scelto di affrontare la questione con maturità politica, dando spazio a tutti i punti di vista, permettendo a ciascuno di esporre le proprie ragioni, e offrendo anche al Sindaco l’opportunità di esprimere le proprie considerazioni in un contesto aperto e rispettoso. Adesso si apre una nuova fase, che vedrà sicuramente il coinvolgimento di diversi schieramenti.
Noi siamo pronti ad ascoltare chiunque voglia presentare programmi seri e concreti per il nostro territorio. Allo stesso modo, così come tutte le altre forze in campo, anche il M5S sta lavorando alla proposta di una figura che possa guidare Casavatore ed abbiamo già un’idea su chi potrebbe ricoprire tale ruolo.
Ma ciò che conta è realizzare un progetto amministrativo serio e concreto, capace di rispondere alle esigenze della comunità, con l’obiettivo di garantire al nostro comune un futuro di crescita, stabilità e benessere per tutti i cittadini”.
Anche l’opposizione, che si è fatta promotrice di presentare la mozione di sfiducia firmata anche da Pd e M5S, principali sostenitori della maggioranza, ha avuto parole infuocate contro Maglione.
“Era inconcepibile la sola idea di continuare con un consiglio comunale che, visto l’attuale scenario, avrebbe dovuto ridurre le proprie prerogative e funzioni alla semplice ratifica di decisioni assunte dal sindaco e da qualche strenuo fedelissimo”, ha ribadito in consiglio Vito Marino, leader di minoranza e ben visto anche dal Pd e M5S.
Intanto si fanno avanti le più disparate ipotesi politiche in vista delle elezioni. Innanzitutto il Pd (che esce con le ossa rotte) e il M5S dovrebbero proseguire con la loro alleanza ma senza i fratelli-coltelli i consiglieri Claudio Caturano e Vincenzo Acunzo da sempre delfini dell’ex primo cittadino.
Avanza l’ipotesi della discesa in campo di Lorenza Orefice (ex sindaca) e il decano Marco Capparone che dovrebbero aggregare attorno a loro la vecchia nomenclatura di ex consiglieri fedelissimi. Altra ipotesi sarebbe quella di un terzo polo (centrodestra) che annovererebbe al proprio interno FdI, Lega e Forza Italia. Intanto, da quello che si racconta in città, Vito Marino sarebbe conteso da più parti per una sua possibile candidatura a sindaco.
P.B.
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L'articolo espone chiaramente la situazione politica a Casavatore, ma ci sono diverse cose che non mi tornano. I motivi della sfiducia sembrano vaghi e non ben definiti, spero che i cittadini possano capire le reali implicazioni di queste alleanze.