Si dissocia Raffaele Rispoli, 47 anni, fratello della ben più nota Tina Rispoli vedova di camorra del boss Gaetano Marino detto monkerino ucciso sulla spiaggia di Terracina il 23 agosto del 2012 e ora moglie del cantante neomelodico Tony Colombo (entrambi in carcere da oltre un anno).
Raffaele Rispoli, come ha anticipato stamane il quotidiano Il Roma ha inviato una lettera di due pagine al giudice del rito abbreviato in cui è imputato. “Oggi, dopo una lunga riflessione, riconosco di aver avuto comportamenti illeciti di cui non sono fiero e che non ripeterei. Voglio pertanto dissociarmi dagli ambienti e contesti delinquenziali che ho frequentato in passato”, ha scritto.
Tuttavia, è importante precisare che Rispoli, pur dichiarando, al momento, la fine del suo percorso criminale, non ha intrapreso un percorso di collaborazione con la giustizia né ha accusato i suoi coimputati.
In merito, ha affermato: “Ammetto le mie responsabilità per reati non associativi, fatta eccezione per quelli legati agli stupefacenti. Anche se si trattava di droga leggera, non vi ho mai partecipato, poiché contraria al mio modo di pensare, essendo pericolosa per la salute dei giovani”. Rispoli respinge dunque l’accusa di essere un narcotrafficante, avanzata dalla procura antimafia.
Il 47enne ha inoltre fatto alcune precisazioni riguardo alla sua appartenenza al clan Di Lauro, in particolare al gruppo guidato da Vincenzo Di Lauro. “Non nego che la mia attività di contrabbando di Tle si inserisse in un contesto associativo, seppur rudimentale e limitato al contrabbando e alla commercializzazione di Tle, fino ad arrivare alla sua illecita produzione. Tuttavia, non ho mai partecipato direttamente o indirettamente al traffico di stupefacenti, né a estorsioni o al riciclaggio di proventi illeciti in attività imprenditoriali”.
Ha aggiunto: “Non ho mai ricoperto il ruolo di organizzatore o gestore del clan Di Lauro. Le mie azioni si limitavano a condividere valutazioni con altri soggetti”.
Queste dichiarazioni potrebbero ora complicare la posizione di Vincenzo Di Lauro, difeso dall’avvocato Antonio Abet, il quale in aula aveva recentemente dichiarato di essersi distanziato dai fratelli e di essere un semplice imprenditore. Le affermazioni di Rispoli rischiano infatti di entrare in conflitto con quanto sostenuto da Vincenzo Di Lauro.
Ma allo stesso tempo potrebbe aver aperto la strada a una decisione del genere anche per la sorella Tina Rispoli e il marito Tony Colombo.
Articolo pubblicato il giorno 12 Dicembre 2024 - 15:36