Napoli. “Denunciavo il controllo della camorra sui parcheggi abusivi e su un’intera strada: via Sant’Arcangelo a Baiano. Lì c’è un parcheggio privato che può ospitare solo due automobili. I proprietari occupano la strada e i marciapiedi. Una mercificazione del suolo pubblico inaccettabile.
Stavo riprendendo in diretta social, quando tre uomini e una donna mi hanno aggredito. La mia scorta ha avuto difficoltà nel difendermi ed è intervenuta la polizia. Uno di loro ha finto di sentirsi male. Abbiamo chiamato l’ambulanza, che non riusciva ad arrivare proprio per la sosta selvaggia delle auto. Hanno picchiato anche i medici”.
Lo ha spiegato il parlamentare di Avs Francesco Emilio Borrelli racconta in un’intervista al Corriere della Sera l’ultima aggressione subìta sabato scorso a Forcella, nel centro storico di Napoli. Negli ultimi sei anni di carriera politica “attiva, in strada tra la gente e i vicoli della mia città”, Borrelli, a causa delle sue dirette social in cui denuncia i soprusi della criminalità organizzata, ha subito 55 aggressioni tra intimidazioni, pestaggi e 40 denunce.
In media una al mese. Borrelli ha ricevuto solidarietà bipartisan e una chiamata dal ministro dell’Interno Matteo Piantedosi. “Sostegno morale da tutti. Non c’è partito o colore. Ma serve di più. Il ministro Piantedosi mi ha proposto di organizzare insieme iniziative contro la criminalità”, fa sapere Birrelli. Sulle ragioni che lo spingono, il deputato di Avs ne cita solo una: “Voglio dare il buon esempio. Non faccio nulla di speciale, denuncio ciò che tutti sanno e nessuno ha il coraggio di dire”.
Articolo pubblicato il giorno 9 Dicembre 2024 - 13:19