Edoardo Bove, centrocampista classe 2002, sarà sottoposto lunedì a un intervento chirurgico presso l’ospedale Careggi di Firenze, dove è ricoverato in seguito al malore accusato domenica scorsa. Al giovane calciatore verrà impiantato un defibrillatore sottocutaneo, lo stesso dispositivo che ha permesso a Christian Eriksen di tornare in campo.
Secondo quanto riportato da La Gazzetta dello Sport, questa soluzione, seppur salvavita, rappresenta la fine della carriera professionistica di Bove in Italia. Le normative vigenti nel nostro Paese, infatti, impediscono a chi ha impiantato un simile dispositivo di giocare a livello professionistico. Una regola che non trova riscontro in altre nazioni, come dimostra il caso di Eriksen, che ha ripreso la carriera in Premier League.
L’intervento, guidato dal professor Pasquale Bernardo, è stato concordato dopo un attento lavoro di valutazione medica e psicologica, condotto insieme alla famiglia del calciatore. Se tutto andrà come previsto, Bove potrebbe essere dimesso dall’ospedale già entro la prossima settimana.
La ripresa della sua attività sportiva sarà discussa nei prossimi mesi, ma per continuare a giocare il centrocampista dovrà necessariamente guardare a campionati esteri. Sul fronte contrattuale, sarà inevitabile affrontare il tema della rescissione consensuale con la Roma, attuale proprietaria del cartellino del giocatore.
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E' molto triste per Edoardo Bove, che ha solo 21 anni e adesso deve affrontare un intervento così grande. La regola in Italia è strana, non capisco perché non possono permettergli di giocare se altri lo fanno. Spero che si riprenda presto.