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Camorra, azzerato il clan di Emmanuele Marigliano ‘o nano

In manette i due fratelli Emanuele e Giuseppe Marigliano insieme con 5 complici. irreperibili invece  Irreperibili Antonio Argentino e Luigi Avella
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Una microspia piazzata dagli investigatori tra esponenti del clan Mazzarella ha svelato il risentimento che ha portato a un’escalation di violenza. L’intercettazione, in cui si sente dire: “E allora questi se ne fottono di noi?”, ha acceso i riflettori su un episodio chiave: il ferimento di Raffaele Frenna dei Quartieri Spagnoli, avvenuto il 5 novembre 2023 in piazza Mercato.

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Da quel momento, grazie alle indagini condotte dalla Squadra Mobile della questura di Napoli, coordinate dalla Direzione Distrettuale Antimafia, è stato possibile risalire al presunto autore del tentato omicidio: Emmanuele Marigliano, 26 anni, a capo di un gruppo delle Case Nuove autonomo dai Contini e in contrasto con i fedelissimi del latitante Nicola Rullo. L’episodio è riportato dal quotidiano Il Roma in edicola.

Emanuele Marigliano, soprannominato “’o nano”, è da ieri mattina in carcere: una sorta di liberazione per il quartiere costretto a subire nell’ultimo anno le angherie del suo gruppo criminale che si era reso autonomo dai Contini ai quali la sua famiglia era storicamente federato ed entrando in contrasto anche con il gruppo del boss Nicola Rullo ‘o nfamone, ancora ricercato.

 Irreperibili Antonio Argentino e Luigi Avella

Le indagini hanno portato la polizia a individuare la base operativa del gruppo in via Capasso, dove una telecamera nascosta ha ripreso vari spostamenti di armi. Tra gli arrestati figurano, oltre a Emmanuele Marigliano, il fratello Giuseppe (38 anni), Antonio Sorrentino (28), Luigi Avella (27), Angelo Esposito (25), Renato Siotto (23), Ovalle Jessni Ortega (25), Luigi Mascolino (71) e Antonio Argentino (31). Due di loro, Avella e Argentino, risultano al momento irreperibili.

L’operazione ha portato all’arresto di nove persone accusate, a vario titolo, di tentato omicidio, detenzione di armi da fuoco, partecipazione a “stese” intimidatorie e spaccio di droga. Tra gli episodi contestati, anche l’aggressione a due turisti argentini al ristorante “Cala la Pasta”.

La scintilla: una rissa in discoteca

Tutto è iniziato da una rissa in una discoteca di Posillipo, che ha coinvolto una decina di persone: cinque appartenenti ai Quartieri Spagnoli e cinque delle Case Nuove. Durante lo scontro, una bottiglia di vetro ha ferito Vincenzo Di Caprio, amico stretto di Marigliano. Sebbene Raffaele Frenna non fosse direttamente coinvolto, la vendetta si è abbattuta su di lui poche ore dopo, trasformandolo nel bersaglio di un agguato a colpi di arma da fuoco.

Le tensioni tra i due gruppi erano già evidenti da tempo. Oltre all’agguato a Frenna, sono stati ricostruiti altri episodi: due “stese” intimidatorie nei Quartieri Spagnoli e un raid avvenuto il 16 maggio 2022 al ristorante Cala la Pasta. In quest’ultimo episodio, alcuni tavolini occupati da turisti furono travolti da uno scooter guidato da Marigliano, insieme al complice Gennaro Vitone.

RIPRODUZIONE RISERVATA
Articolo pubblicato il giorno 21 Dicembre 2024 - 07:40


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