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Arzano, arrestato il rapper “The Gambler”: riciclava i soldi del clan Amato Pagano

Vincenzo Vallifuoco, 35 anni era socio in affari con Angelo pagano: figura tra i 53 arrestati nel maxi blitz di oggi
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Arzano – 53 arresti clan Amato-Pagano: tra i fermati il rapper “The Gambler” (nella foto). Figura tra i fermati con l’accusa di associazione di tipo mafioso, estorsione, detenzione di armi ed altro, Vincenzo Vallifuoco, 35enne di Arzano che per un periodo, unitamente ad un altro noto neomelodico – coinvolto nell’inchiesta che nel 2022 decapitò il clan Cristiano di Arzano -, ha tentato la scalata nel mondo della musica rapper.

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Secondo l’inchiesta, Vincenzo Vallifuoco unitamente ad Angelo Pagano e in concorso tra loro, reimpiegavano in attività economica somme di danaro provento dei delitti aggravati dal metodo mafioso, turbativa d’asta, estorsione, usura, commessi al fine di agevolare l’attività del clan Amato – Pagano ed in particolare, con tali provviste, rilevavano, mediante una società, rappresentata dal Vallifuoco ma di fatto di proprietà del Pagano, attraverso un’altra collegata nello stesso settore che aveva in gestione una sala slot sita a Melito di Napoli, in via Circumvallazione Esterna.

Nello specifico, Vincenzo Vallifuoco costituiva un ennesima società nel giugno del 2021 con un capitale sociale interamente versato di euro 10.000 e, con essa, acquisiva l’azienda relativa alla citata sala slot nella città di Melito di Napoli per un importo dichiarato di euro 30.000 sostenendo, altresì, le spese di alcuni mesi dei canoni di locazione dei locale della sala slot (pari ad almeno 6.500 euro).

Con l’aggravante di cui all’art. 416 bis 1 c.p. per avere commesso il fatto con modalità camorristiche ed al fine di avvantaggiare il clan degli scissionisti egemone sui territori di Melito e Mugnano di Napoli. Il clan Amato Pagano, che opera nei comuni dell’area nord di Napoli, fa un “uso costante e sistematico di TikTok e di Instagram”. Lo ha confermato il procuratore di Napoli, Nicola Gratteri.

“Loro sfoggiano la loro ricchezza su TikTok e su Instagram: orologi d’oro, macchine di lusso. Lo fanno – ha detto Gratteri – per esternare il loro potere, per apparire, non solo per essere, ricchi, per farsi vedere come soggetti vincenti, come modello vincente, per farsi pubblicità parlando alla gente che pensa di entrare in una organizzazione criminale per diventare ricca e potente”. Difatti lo stesso Vallifuoco, in arte The Gambler, oltre che su facebook dove si intrattiene con narcos arzanesi, sfoggiava la sua “arte” su You Tube.

G.B.

RIPRODUZIONE RISERVATA
Articolo pubblicato il giorno 17 Dicembre 2024 - 21:42



3 Commenti

  1. E’ strano che ‘sto rapper, che sembra che vive nella ricchezza, è coinvolto in cose cosi serie come la mafia. La musica dovrebbe essere per divertire, non per fare affari con i clan. Speriamo che la giustizia faccia il suo corso.

  2. E’ incredibile come la musica possa essere collegata a attività illecite, ma oramai sembra che ogni settore sia contagiato da queste situazioni. Spero che le autorità possano fare un buon lavoro e fermare questi fenomeni.

  3. Veramente strano come certe persone possano utilizzare la loro fama per coprire attivita’ criminali. La società deve fare di più per educare i giovani sui rischi e sull’influenza negativa che alcuni modelli possono avere.

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