Dall’8 al 10 novembre in scena al Teatro Tram di Napoli le ultime tre repliche de I Racconti del Mistero. Questa rappresentazione mette in risalto un aspetto poco conosciuto dell’opera narrativa di Salvatore Di Giacomo: i racconti di genere horror e giallo, che compongono la raccolta “Pipa e boccale”.
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Questi racconti sono ambientati nella gelida Germania, tra osterie impregnate di fumo e strade oscure, popolate da notti dense e presenze inquietanti. Diego Sommaripa, che è anche il regista dello spettacolo, insieme a Emanuele Scherillo, ha adattato tre racconti specifici: “Brutus”, “Suzel Addio” e “La fine di Barth”.
Questa selezione costituisce un segmento insolito della produzione drammatica e letteraria di Di Giacomo, sottolineando come il poeta noto per i suoi temi amorosi riesca a trasformarsi nel contesto del giallo. Qui, Di Giacomo viene immaginato sia come un narratore che ricompone le vicende, che come una figura che assume la veste di investigatore. Tuttavia, sono l’azione scenica, i personaggi sinistri e le influenze sovrannaturali a dominare la scena.
Insieme a Sommaripa, recitano Dolores Gianoli, Francesco Rivieccio e Benedetta Cenani. La musica, con gli arrangiamenti studiati per creare suspense, gioca un ruolo essenziale, grazie anche al contributo di Annarita Di Pace, violino e voce.
Sul progetto, il regista Diego Sommaripa commenta: “Trovo geniale l’intuizione di Mirko di Martino, direttore artistico del teatro TRAM, di rispolverare questi rari racconti di Salvatore di Giacomo e trasportarli in scena. Una sfida ardua che ho accettato con l’entusiasmo che mi contraddistingue.” Sommaripa cita anche la speciale coincidenza del periodo di programmazione, “Portiamo in scena il mistero nei giorni più misteriosi dell’anno. Ho scelto tre racconti dal libro, Brutus (horror), Bart (paranormale), e Suzel Addio (giallo) riadattandone le situazioni ed i personaggi, ma lasciando l’ambientazione originale: la fredda Germania, una nazione che Salvatore di Giacomo non ha mai visitato ma che racconta con spietata lucidità.” L’intento è di connettere i racconti tra loro attraverso le emozionanti canzoni del poeta, trasformando la pièce in un’attrazione teatrale ricca di fascino e pathos. Questa iniziativa rappresenta un’interessante contaminazione tra linguaggi e una reinvenzione di un autore classico sotto una luce nuova e misteriosa. Con l’avvicinarsi delle repliche di chiusura, il pubblico è invitato a lasciarsi coinvolgere in questo viaggio tra mistero e musica, in un periodo dell’anno particolarmente adatto a storie di suspence e mistero.
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